rotate-mobile
Venerdì, 19 Aprile 2024
Pigneto Pigneto

Chiudono i centri interculturali del V municipio: dopo 16 mesi il bando si chiude senza assegnazione

Anche le cooperative che li gestiscono da tempo hanno partecipato: "Richiesta una laurea non prevista nel vecchio ordinamento"

“Non è possibile procedere alla formulazione della proposta di aggiudicazione”. Così i centri interculturali del V municipio Eufemia di via Giussano al Pigneto e quello di via Collatina a Tor Sapienza non riapriranno. A un anno e mezzo dall’avvio dell’iter il bando per la riaggiudicazione del servizio destinato in parte a bambini tra i 3 e i 6 anni e in parte a ragazzi tra i 6 e i 18 si è concluso in un nulla di fatto. Lo si legge in una determinazione della direzione Socio-educativa del V municipio pubblicata il 12 maggio scorso sul sito istituzionale che riporta l'esito del lavoro della commissione aggiudicatrice.

All’avviso per aggiudicarsi la gestione dei due spazi si sono presentate sia le rispettive cooperative uscenti, Ruota Libera ed Ermes, sia una terza cooperativa che ha partecipato per l’aggiudicazione di entrambi i lotti. A far saltare tutto, secondo quanto si legge nel documento, il curriculum dei coordinatori del progetto: chi ha la laurea magistrale, quella introdotta con il nuovo ordinamento, non ha l’esperienza e chi ha l’esperienza non ha la laurea magistrale. Risultato: nessuna aggiudicazione.

“Il coordinatore del centro ha vent’anni di esperienza ed è in possesso di regolare iscrizione all’Albo nazionale degli assistenti sociali nella categoria A e del relativo titolo di laurea previsto dal vecchio ordinamento universitario”, spiega a Romatoday Serena Amidani, socia della cooperativa Ruota Libera. “Faremo ricorso presso le sedi giudiziarie preposte ma ci vorrà del tempo. Così intanto, proprio mentre ci stavamo preparando a riaprire con tutte le cautele richieste dalla pandemia, le famiglie resteranno senza servizio e il V municipio senza alcun centro interculturale”.

Il bando è uscito per la prima volta il 16 novembre 2018 e revocato solo una decina di giorni dopo. La nuova pubblicazione è avvenuta l’11 febbraio del 2019 mentre la conclusione è stata messa nero su bianco un anno e tre mesi dopo. A febbraio 2020 la notizia della mancata proroga dei due centri, e quindi della loro chiusura, aveva suscitato non poche polemiche ma pochi giorni dopo tutto è statpo congelato dall’avvio della quarantena.

“Ora che eravamo pronti a riaprire abbiamo trovato sul sito la determinazione municipale. Non siamo nemmeno stati avvertiti con una comunicazione ufficiale”, spiega ancora Amidani. “È un danno per la cooperativa, dal momento che eravamo già pronti a partecipare ad altri bandi per implementare l’offerta, ma è un danno soprattutto per le famiglie e per i ragazzi che in questo momento, con il distanziamento sociale e la scuola online, stanno vivendo difficoltà enormi. I due centri raccolgono un bacino di utenza di 350 famiglie, alcune delle quali vivono un disagio grave e meritano risposte. Nessuno sostiene che dovevano rinnovare il servizio a noi che gestiamo il centro da anni ma così non è stato assegnato a nessuno”.

Attaccano in una nota il consigliere comunale Marco Palumbo (Pd) e il segretario Pd del municipio V Riccardo Vagnarelli: “Una decisione assurda che speriamo possa essere revocata nell’interesse del territorio e dei cittadini che da anni beneficiano dei servizi erogati da questo Centro che, grazie al contributo di personale serio e qualificato, svolge un compito prezioso per tutta la cittadinanza”.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Chiudono i centri interculturali del V municipio: dopo 16 mesi il bando si chiude senza assegnazione

RomaToday è in caricamento