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Dimissioni Palmieri: "Scelta reponsabile". Pdl: "Vada via"

Continua il dibattito politico sulla lettera di dimissioni del presidente del VI muncipio Giammarco Palmieri. Il minisindaco: "Gesto responsabile". Pdl: "Non torni sui suoi passi"

Scossone non troppo inaspettato quello che sta travolgendo la sfera politica del VI municipio. Una maggioranza di centro sinistra traballante da mesi per la dipartita dei tre consiglieri dell'Idv e un'opposizione accanita e pronta, a suon di voti e dichiarazioni, a mettere in luce le criticità dell'operato del presidente Giammarco Palmieri (Pd), in carica dal 2008.

Ultima benzina sul fuoco è stata buttata dalla risoluzione proposta dal Pdl e votata dall'Idv per l'apertura al traffico dell'isola pedonale al Pigneto. Poi la mozione di sfiducia, sottoscritta da 13 consiglieri su 25, e da votare tra i dieci e i trenta giorni dal suo protocollo. Poi il "colpo di scena": la lettera di dimissioni del minisindaco, atto che egli stesso ha definito "responsabile e coerente".

L'abbandono della poltrona diventerà ufficiale non prima di venti giorni. Nel frattempo il presidente ha voluto tranquillizzare gli abitanti del municipio: "Continuerò a lavorare incessantemente nell’interesse dei cittadini - ha dichiarato - come faccio da quattro anni a questa parte". Ovviamente resta vivo l'auspicio che questi venti giorni possano servire "a evidenziare la volontà di tutti i consiglieri di centrosinistra nel confermare l’impegno assunto con i cittadini nel 2008".

Solidale con il presidente Palmieri è il "collega" del Municipio XI Andrea Catarci che lo definisce "persona seria ed impegnata scrupolosamente nel difficile compito di guidare il territorio". Detto questo anche Catarci spera in un passo indietro di quelle forze politiche che "stanno tradendo il loro mandato elettorale".

Di tutt'altro avviso gli esponenti dell'opposizione che hanno remato a favore della dipartita di Palmieri. I consiglieri Santori e Corsi (Pdl) sperano vivamente che "le sue dimissioni siano immediate, che il minisindaco non allunghi l'agonia" e che resti coerente con la decisione presa senza tornare sui suoi passi. In una nota congiunta alla stampa gli esponenti del Pdl del municipio (Federico Mollicone, Daniele Rinaldi e Flavia Siviero) hanno definito l'azione del presidente del Pd come "una pistola puntata alla tempia dei consiglieri municipali di maggioranza: una vera e propria sfida lanciata dal presidente alla coalizione di centrosinistra, per capire se ha veramente il coraggio di tornare alle urne".
 

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