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Municipio V, le Consulte di quartiere bocciate dal Consiglio

Respinta la mozione per istituire organi in rappresentanza dei cittadini. Maria Pia Federici (Pd): "Sbagliato ritenerle illegittime. Esistono in molti Comuni del nord Italia"

Niente da fare per le Consulte di quartiere. Il voto sulla mozione per chiedere l’istituzione di "organi rappresentativi dei cittadini alle attività della politica locale" ha ricevuto la netta bocciatura del consiglio del Municipio V. Il documento, presentato dai consiglieri Maria Pia Federici (Pd), Maria Marchionni (Pd) e Luca Arioli (Fi), puntava, nelle intenzioni dei proponenti, a colmare il gap tra elettori ed eletti attraverso l’elezione diretta di organi rappresentativi della cittadinanza. 

La consigliera Maria Pia Federici ha commentato a RomaToday l'esito del voto. "La nostra mozione mirava a raccogliere proposte dal basso ed avere un consulto diretto con i cittadini", cosa che oggi, precisa, "non sempre avviene perché i comitati di quartiere non sono riconosciuti dalle istituzioni e vengono presi un po’ sottogamba". 

"Quella della Consulte è un’idea che nasce dai fatti di viale Morandi" aggiunge la consigliera. "In quell’occasione le istituzioni si sono ritrovate a confrontarsi con una miriade di referenti. Ma è quello che avviene ogni giorno nei nostri quartieri. Se è solo il singolo residente a rivolgersi all’assessore o al consigliere, è molto più difficile arrivare a una conoscenza approfondita dei problemi". 

Secondo il consiglio del Municipio V, che le ha bocciate quasi all’unanimità, si tratta però di organi illegittimi. "Un errore", conclude la Federici, "le Consulte non sostituiscono il consiglio ma lo aiutano a decidere meglio. Tanto è vero che sono presenti in molti Comuni del nord Italia e sono previste da norme europee, recepite dall'Italia con legge 30 del dicembre 1989". 

Alessandro Moriconi, ex assessore all’ambiente, ha ricordato che nel Municipio VII le Consulte erano di casa. "Personalmente sarei contrario all’elezione diretta di questi organismi, ma favorevole a ripristinare le Consulte tematiche che nell’ex VII Municipio hanno spesso lavorato bene",  ha spiegato. Insomma, "il documento era emendabile, ma si trattava di un buon tentativo, fallito a causa di una chiusura netta della maggioranza". 

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