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Palestre scolastiche, l'appello delle società sportive del V municipio: "Un tavolo di confronto per ripartire"

In base alle direttive municipali ogni associazione deve confrontarsi con la rispettiva dirigenza scolastica. La richiesta, invece, è quella di un coordinamento

“Aprire un tavolo di confronto con associazioni sportive, dirigenti scolastici e municipio per concertare la riapertura delle palestre scolastiche”. E’ l’appello che arriva dal mondo dello sport di base del V municipio in giorni in cui l’Italia post quarantena sta ripartendo. Stiamo parlando della riapertura dei Centri sportivi municipali presenti sul territorio che va dal Pigneto a Tor Sapienza anche se il tema si ripete molto simile in tutta la città. In particolare, nel V municipio, si tratta di 34 palestre scolastiche assegnate negli anni scorsi tramite bando a 36 associazioni sportive dilettantistiche che svolgono la propria attività a prezzi calmierati, rivolgendosi quindi a quelle fasce di popolazione, dai bambini agli anziani, che non si possono permettere di praticare attività sportiva nei centri privati.

Un tema delicato non solo perché queste realtà che svolgono un'importante funzione sociale sono state messe a dura prova dal punto di vista economico con la quarantena ma anche perché le palestre in questione sono quelle delle scuole sulle quali grava il tema di una complicata riapertura in sicurezza in relazione al contenimento di possibili contagi da Coronavirus. Un nodo in relazione al quale gli spazi per garantirla sono essenziali.

“Proprio per questo abbiamo la necessità di sederci attorno a un tavolo e affrontare le riaperture in maniera strutturata”, racconta a Romatoday Fabio Spadaccia, rappresentante per l’Osservatorio sportivo scolastico del V municipio. Un organismo che, nonostante sia stato previsto già con il nuovo regolamento del 2018, è in formazione proprio in queste settimane. La giunta di Giovanni Boccuzzi che ne ha infatti deliberato la costituzione con un’apposita delibera la settimana scorsa, fissando il termine entro settembre. “Solo discutendone ora tutti insieme, però, potremo ripartire senza problemi a settembre”, specifica Spadaccia.

Dal punto di vista tecnico, secondo il decreto della Presidenza del Consiglio dei ministri che affronta il tema, le attività sportive sarebbero potute riaprire già dal 25 maggio. Per i Centri sportivi municipali però è necessario attendere il via libera dei vari uffici allo Sport municipali, che però a livello cittadino non hanno seguito una linea comune.

Nel V municipio la lettera della direzione Socio educativa che decreta la possibilità di un riavvio delle attività è stata inoltrata oggi, 17 giugno, alle 36 associazioni interessate. “Si informa che, avendo acquisito le opportune informazioni da parte delle direzioni scolastiche e quindi le prescrizioni ritenute necessarie per evitare che venga compromessa la possibile ripresa delle attività scolastiche, non vi sono ulteriori motivi che impediscano la ripresa delle attività sportive”, si legge. “Attività che però vanno rese compatibili con il rigoroso rispetto di quanto indicato dalle singole direzioni scolastiche, ognuna per gli spazi di propria pertinenza”.

Gli uffici municipali hanno quindi prima chiesto informazioni ai singoli dirigenti scolastici e, una volta raccolte, a tre settimane e mezzo dal 25 maggio, hanno dato comunicazione alle varie associazioni sportive. Ognuna di queste ha ricevuto oggi una lettera con allegata la nota della direzione scolastica relativa alle relative palestre. Le disposizioni sono quindi diverse da associazione ad associazione, a seconda della posizione assunta dai rispettivi dirigenti scolastici. 

Il presidente del V municipio Giovanni Boccuzzi, insieme all'assessora municipale allo Sport, Maria Teresa Brunetti, denuncia a Romatoday il ritardo con cui è avvenuto questo passaggio: “Gli uffici del municipio dovevano inviare questa lettera almeno 20 giorni fa”, racconta. “Il ritardo è notevole perché dopo la quarantena la gente ha bisogno di tornare a effettuare attività sportiva. Noi, come parte politica, abbiamo spinto fin da subito per una risposta più veloce da parte degli uffici amministrativi di questo municipio che però sono stati lenti ad attivarsi. Ora le varie associazioni sportive dovranno contattare i rispettivi dirigenti scolastici. Passerà ancora qualche giorno ma le palestre scolastiche possono ripartire”.

Per il momento, secondo quanto apprende Romatoday, solo 14 su 306 affidatari in tutta la città hanno già ripreso la propria attività. Nel V municipio solo una su 36. E non poche di quelle ancora chiuse, per vari motivi, preferiranno ripartire a settembre. “In queste settimane la maggior parte dei centri sportivi resterà chiuso”, continua Spadaccia. Il problema principale che fa scattare la richiesta di apertura dell’Osservatorio (nei 15 municipi ne sono operativi solo 7) riguarda le modalità di organizzazione: se ognuna delle associazioni sportive del V municipio deve confrontarsi autonomamente con la rispettiva dirigenza scolastica il rischio è che si vada in ordine sparso.

“I dirigenti scolastici hanno inoltrato otto tipologie di risposta differenti. In questo modo riaprire o non riaprire diventa una questione di fortuna o di relazione con l’istituto scolastico che ospita la palestra. E il municipio, stando alle comunicazioni inviate, non dà alcun valore aggiunto a questa relazione. Si rischia il caos. Per questo, senza polemiche, è importante che tutte le parti in causa si mettano allo stesso tavolo ora per garantire il diritto allo sport e in sicurezza per tutti”.

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