Periferie, nel bando c'è anche l'Ecomuseo Casilino: "Grande soddisfazione"

Anche l'Ecomuseo Casilino parteciperà al bando delle periferie. Il progetto che interessa il comprensorio Ad Duas Lauros nel territorio del V municipio è rientrato nella lista di pianificazioni presentate dal Campidoglio al Governo. Ieri in Giunta la delibera che mette in campo la Capitale per la partecipazione alla gara: 50 milioni di euro il valore complessivo dei progetti contenuti a fronte dei 18 milioni previsti dal bando. Un'ampia rosa di proposte che verranno vagliate dal Governo, tra queste appunto anche l'ecomuseo. Che prevede uno stanziamento di 7 milioni e 340mila euro. 

"Finalmente è stato riconosciuto il grande valore del progetto come strumento di riqualificazione e valorizzazione fondato su un approccio culturale, ambientale e a zero consumo di suolo" commentano i membri di comitati e associazioni che hanno lavorato al progetto. "E' stato riconosciuto il valore di questo territorio dal punto di vista naturalistico, paesaggistico, culturale, archeologico e storico. Attendiamo ora fiduciosi l'esame del progetto da parte della commissione governativa sperando che, finalmente, da qui parta la straordinaria rivincita di questo pezzo di Roma".

COS'E' L'ECOMUSEO - Si tratta di un progetto che risale al 2012, frutto del lavoro portato avanti dai volontari dell'associazione per l'Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros. Un'infrastruttura immateriale che mette a sistema paesaggi urbani di stimato valore culturale e archeologico, unendoli attraverso percorsi pedonali e ciclabili, riconnettendo realtà anticamente collegate attraverso percorsi di visite guidate, con il fine ultimo di drenare sul territorio parte del flusso turistico della Capitale.

Riguarda l'area che si estende dal parco di Centocelle, sulla Casilina, fino a Villa Gordiani, sulla Prenestina, includendo le vie di Torpignattara, Acqua Bullicante e Tor de Schiavi, una delle ultime tracce dell'agro romano in un denso contesto urbano. Dal Mausoleo di Sant'Elena alle Catacombe dei SS. Marcellino e Pietro, dalle ville imperiali del Parco Archeologico di Centocelle, a Villa Gordiani, dall'Acquedotto Alessandrino fino alle Termae di Largo Irpinia. E ancora dal paesaggio agricolo della campagna romana con i casali, le torri e ciò che rimane dei campi coltivati, i tracciati agricoli antichi e le tracce delle zone pastorali, alle aree verdi di pregio e di valore storico, come Villa De Sanctis, Villa Gordiani e il Parco di Centocelle.

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