Cinema l'Aquila, niente apertura il 1 ottobre: "Problemi all'impianto antincendio"

Per sabato 1 ottobre era fissata una proiezione, ma sono emersi problemi di sicurezza dei locali. Il primo film all'ex cinema l'Aquila è rimandato. "Una ditta sta intervendo sull'impianto antincendio, ci siamo accorti di problemi del sistema, slitta quindi il rilascio della licenza di pubblico spettacolo, ma solo di pochi giorni" spiega il minisindaco Giovanni Boccuzzi, in prima linea in questa fase di "traghettamento" verso l'assegnazione definitiva del bene, chiuso da giugno 2015. Un intervallo di tempo di qualche mese in cui il municipio sarà garante di una riapertura a metà, con spettacoli e performance proposti in teoria da chiunque, in pratica (è il timore circolante tra gli addetti ai lavori) per lo più da comitati e associazioni che operano sul territorio del Pigneto, molti vicini all'ambiente dei centri sociali. 

Una fase discussa, per qualcuno tra cui gli esponenti di opposizione municipale, una preassegnazione diretta e non conforme alle normative sui beni confiscati alla mafia. Per l'assessore Bergamo niente di irregolare, l'unica strada possibile, perché "non vogliamo che i tempi necessari per rispettare la legge si trasformino in un periodo di degrado dello spazio o di occupazione. Anzi desideriamo che, seppure temporaneamente, l'Aquila possa essere vissuto da chi frequenta il Pigneto". Niente conflitto di interessi dunque, e nessuna via preferenziale al bando per chi dovesse organizzare eventi in questa "fase intermedia"? Bergamo zittisce "i profeti" della preassegnazione: "Rimarranno delusi". 

IL VOTO IN CAMPIDOGLIO - Intanto la delibera necessaria per indirre poi l'avviso pubblico, da proporre in giunta, è quasi pronta. E ieri l'aula Giulio Cesare ha approvato una mozione che impegna il sindaco a realizzare tutte le procedure necessarie per l'affidamento della gestione. I Cinque Stelle portano in Campidoglio l'ex cinema L'Aquila, tentando di accelerare la corsa per la riapertura. Con l'atto passato in Assemblea capitolina si dispone che "siano precedentemente attivati i processi di partecipazione previsti dalla deliberazione di Consiglio comunale n.57 del 2006 sul Regolamento per l'attivazione del processo di partecipazione dei cittadini alle scelte di trasformazione urbana". "Il percorso si compone di due tappe - chiarisce poi su Facebook l'assessore Bergamo - prima un processo di partecipazione aperto a tutti cittadini con cui identificare i bisogni cui dovrà rispondere il progetto di gestione; poi un bando pubblico per selezionare l'assegnatario. La proposta riflette gli indirizzi espressi nella mozione presentata dalla maggioranza giorni fa e approvata oggi dall'Assemblea capitolina".