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LETTORI - “Andare a lavoro? Con l'Atac non si può...”

Un lettore racconta la sua quotidiana esperienza con i mezzi pubblici dell'Atac, tra attese infinite, aria condizionata inesistente e mezzi stracolmi

Volevo denunciare attraverso voi, RomaToday, che bisogna fare per andare a lavorare la mattina con i mezzi Atac in particolar modo la linea 409. Premessa: veramente pochi pagano il biglietto il tutto consentito dall'assoluta mancanza di controlli.Grazie Mamma Atac e cittadini civili

Sono le 9:15, già da 20 minuti aspetto il mio convoglio; passato il 545 il 412, come nella musichetta "Ma solo non si vedono".. i 409.
Ormai c'è la coda, tutti pronti a scattare per raggiungere per primi la porta a soffietto di quel multi - ruote grigio-arancio.

9:25 ho già telefonato a lavoro per avvertire del ritardo, ormai sono un habituè - incolpevole,arriva il bus salgo, timbro il biglietto e si parte.
Cosiderando l'interno del mezzo era meglio stare fuori, le persone sono talmente ammucchiate che ci potrebbero essere molte denunce per stalking.

L'afa corolla perfettamente la situazione,i 409 sono quasi tutti senz'aria condizionata, in aggiunta per completare la via crucis mattutina c'è il traffico che ci fa muovere a spizzichi e bocconi.
Prima fermata, seconda, terza la gente continua ad abbordare il convoglio ma nessuno sembra voglia scendere.

9:45 Sudato ed esausto arrivo al capolinea presso la Stazione Tiburtina, scendo corro nella speranza di limitare il ritardo, poi finalmente arrivo in ufficio. "Vieni Marco, oltre 30 minuti di ritardo e già stanco di prima mattina?" Media rispettata per fare 3 kilometri con i mezzi pubblici più di un'ora, non male. Se penso che tra un pò il servizio sarà ridotto ulteriormente e dovrò pagare lo stesso prezzo potrei diventare un podista.

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