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Pigneto Pigneto / Via l'Aquila

Cinema Aquila, su concessione al Kino è polemica: "Non rispettati requisiti dell'antimafia"

Il secondo arrivato, la coop Cinema Mundi onlus, chiede una verifica al dipartimento Cultura sui requisiti di ammissibilità del bando. M5s: "A lavoro per le dovute verifiche"

"L'amministrazione verifichi il possesso dei requisiti di ammissibilità del vincitore".  La richiesta arriva dalla coop Cinema Mundi onlus. E getta un'ombra sull'esito del bando per la gestione del cinema L'Aquila. I secondi qualificati hanno inviato un'istanza "di riesame in autotutela" al dipartimento Cultura. 

Contestano l'assenza di iscrizione nell'Albo regionale del volontariato da parte della KShot, l'associazione vincitrice della gara pubblica, facente capo ai gestori del cinema Kino di via Perugia, che secondo l'accusa non rientrerebbero nell'elenco degli enti che possono beneficiare dell'utilizzo di un bene confiscato alla mafia. (D. Lgs 159/2011, art. 48, comma 3). Ma dalle Faq (le domande effettuate dai partecipanti all'istituzione che pubblica il bando) si evince un primo ok del dipartimento Cultura - come specificato nel testo della stessa istanza - alla partecipazione nello specifico dei soggetti giuridici costituiti in associazioni, anche culturali. 

Nel documento inviato da cinema Mundi, che RomaToday ha potuto visionare, si interpella dunque l'amministrazione comunale per un controllo di carte e normative, con conseguente sospensione della graduatoria in autotela nel caso dovessero risultare mancanze. "Stiamo già lavorando alle verifiche nella massima trasparenza - commenta la presidente M5s della Commissione Cultura, Eleonora Guadagno - il prima possibile avremo un responso"

Contattati dal nostro giornale, i membri dell'associazione Kshot hanno dichiarato: "Abbiamo piena fiducia in coloro che dovranno valutare tutte le carte e la legittimità di ogni passaggio. Speriamo solo che comunque vada si risolva tutto al più presto perché siamo convinti della necessità che il Cinema Aquila riprenda a vivere diventando un Polo culturale centrale per il quartiere e per tutta la città"

Con una nota interviene sulla questione anche il consigliere di Fratelli d'Italia, Maurizio Politi: "In merito alla recente chiusura della procedura di gara per l'assegnazione del Cinema Aquila, apprendiamo di un istanza in autotutela di annullamento per mancato controllo delle clausole di esclusione". Politi ha scritto al sindaco e all'assessore alla Cultura, Luca Bergamo. Ancora nessuna risposta. "Nei mesi precedenti abbiamo più volte denunciato la gestione allegra del bene, sulla quale ricordiamo che in aula Giulio Cesare, addirittura alcuni esponenti a 5 stelle avevano espresso perplessità. Pretendiamo urgentemente la convocazione di una commissione cultura per fugare ogni dubbio"

Il bando e l'assegnazione

Del 13 luglio scorso la determinazione dirigenziale del dipartimento Cultura che approva la graduatoria di merito, con la classifica delle proposte pervenute, otto in totale, quattro rigettate, due finaliste. Kshot è in cima al podio con il punteggio più alto (93/100) e il progetto più vicino a quanto emerso da Co' Roma, il laboratorio partecipato avviato dall'amministrazione comunale a settembre scorso. Una serie di incontri con la cittadinanza, chiamata a interagire anche tramite dei test on line, fino alla definizione delle linee guida che hanno orientato la redazione della gara. Dal percorso è emerso che i residenti vogliono un cinema sì, ma che sia anche presidio culturale e luogo di aggregazione sociale, e che tenga soprattutto conto del legame con la zona e le sue speficità. Aspetto quest'ultimo che ha forse premiato più di tutti i soci di Kshot, facendi capo al cinema Kino di via Perugia, nel cuore del quartiere. 


 

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