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Pigneto, Cinema l'Aquila a una fondazione e senza bando: "Lo hanno scippato al quartiere"

Il bando ha dato esito negativo. Il cinema verrà affidato direttamente alla Fondazione per il Cinema di Roma, organizzatrice del festival omonimo in corso. Ma la scelta non piace a tutti

La paura è che il cinema venga sottratto agli abitanti, che l'affidamento diretto a una fondazione finisca per snaturarne il carattere locale, territoriale, di presidio sociale oltre che culturale. Insomma, sul futuro delle sale del Nuovo Cinema Aquila al Pigneto, il quartiere non nasconde perplessità. 

A giugno è stata revocata la concessione alla cooperativa che lo ha gestito dal 2008 per irregolarità rilevate nella gestione, e il Comune ha pubblicato un nuovo bando. A inizio Ottobre il responso: i quattro progetti presentati non avevano i requisiti sufficienti e sono stati rifiutati. Il cinema verrà affidato direttamente alla Fondazione per il Cinema di Roma, organizzatrice del festival omonimo in corso. Ma la scelta non piace a tutti. 

"Perché non si è fatto un altro bando?" si chiedono in molti, memori che Mafia Capitale sugli affidamenti diretti ha già insegnato tutto. "Togliere il cinema Aquila alla gestione di soggetti sociali del territorio e strettamente legati al quartiere, rompendo di fatto il rapporto di prossimità (previsto come requisito nella procedura di gara) per affidarlo a una fondazione totalmente scollata dal quartiere e dai suoi abitanti è un errore madornale" lamenta un residente con una lunga lettera inviata alla redazione. 

"La legge sui beni confiscati alla mafia prevede la gestione da parte o di coop sociali, o del Comune (o di aziende di proprietà comunale) e la destinazione ad attività sociali" si legge nel testo-denuncia. Cosa si chiede? "Il rispetto della legge e lo svolgimento di un nuovo bando di gara, dove il concessionario possa esser scelto per meriti e qualità degli impegni assunti, e non in forma diretta e senza controlli, e su decisioni prese nelle stanze della politica. Vogliamo l'esercizio di un iter amministrativo trasparente che si svolga in parallelo con un iter partecipato e democratico. Semplice e regolare".
 

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