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Pigneto Pigneto / Via l'Aquila

Cinema l'Aquila ancora chiuso, parte la petizione. E il quartiere si appella a Tronca

Su Change.or la raccolta firme per chiedere la riapertura, lanciata da Arthouse Pigneto. Poi la lettera aperta al commissario Tronca: "Niente affidamento diretti, si proceda con un bando pubblico"

Una lettera aperta al commissario Tronca, e una petizione on line per chiederne la riapertura. Il Pigneto continua la sua mobilitazione per il Nuovo Cinema L'Aquila, chiuso da mesi e rimasto impantanato tra la caduta di Marino e l'arrivo dei commissari. Prima oggetto di un bando che sulla carta avrebbe dovuto ricalcare i requisiti del precedente con una gestione improntata alla valorizzazione del legame con il quartiere, poi di un'affidamento diretto alla Fondazione Cinema per Roma fermo agli annunci. 

Di concreto abbiamo solo un cinema chiuso diventato una mini piazza di spaccio alternativa all'isola pedonale, se mai gli abitanti ne avessero avuto bisogno. E una serie di promesse mancate, al solito, dagli amministratori locali.  "Lo scopo di questa raccolta firme è di sbloccare la situazione del Nuovo Cinema Aquila di Roma chiedendone la riapertura e, per iniziare, una settimana di iniziative di carattere cinematografico, sociale, partecipativo". La petizione su Change.org e la lettera al V municipio e al commissario milanese, è firmata dal collettivo Arthouse Pigneto, e sostenuta da alcune realtà associative impegnate sul territorio: il Comitato Abitanti Pigneto, Pigneto Social Club e Coop Liber...Mente (Yeti). 

"La proposta che stiamo formulando e che proponiamo al quartiere si articola in una serie di iniziativa di sette giorni da tenersi dal 7 al 13 marzo 2016, su cui si possono aggregare altre iniziative collaterali, e da realizzarsi in collaborazione con gli abitanti del Pigneto, le organizzazioni ed associazioni operanti sul territorio, e con il Dipartimento Cultura del Comune di Roma e il V municipio. Le firme raccolte andranno al commissario Tronca ed all'assessorato Cultura a cui chiediamo di mettere a disposizione del quartiere il Cinema Aquila, sostenendo la nostra richiesta.

Questo periodo di iniziative speriamo che sia solo l'apripista per la riapertura definitiva del cinema del Pigneto, da attuarsi con un normale bando o atto pubblico che metta in confronto le proposte di più concorrenti". Sì perché non è un segreto che l'idea paventata dal Campidoglio e avallata dal municipio di mettere i locali di via l'Aquila nella mani della Fondazione organizzatrice del Festival del Cinema non abbia incontrato il favore del quartiere. Il timore è che si perda un'offerta che da sempre è legata a doppio filo all'anima del territorio.

QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE

Lo spiegano chiaramente i primi firmatari dell'appello: "Stiamo dicendo che riteniamo che il Cinema Aquila debba essere innanzitutto il cinema del quartiere, e che a ciò si possono unire altre attività di taglio culturale e sociale. Siamo chiari da subito: il fallimento totale dell’esperienza della riapertura del Cinema Avorio e il flop organizzativo dell’apertura parziale del Cinema Aquila indicano una incapacità di coinvolgimento del quartiere che trova una sua risposta nella convinzione che portare un festival in periferia non può significare semplicemente replicare film e iniziative che nascono altrove. I luoghi vanno capiti ed interpretati, esaltandone le peculiarità e lavorando sui problemi". 

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