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Venerdì, 19 Aprile 2024
Pigneto

Cinema Aquila, è muro contro muro: "La programmazione dal basso è sospesa"

I comitati proiettano comunque i film non autorizzati - "è un atto di disobbedienza civile contro la censura" - e il municipio non si presenta alla riunione settimanale per decidere il programma

Dalle frizioni al muro contro muro. Al Cinema l'Aquila crescono le tensioni. Il primo vero esperimento di partecipazione "dal basso" alle scelte dell'amministrazione rischia di fallire, mentre istituzioni e comitati di zona continuano a darsi battaglia. Da un lato il V municipio che con il no ai docufilm anti Israele e alla pellicola sugli ex lavoratori del canile comunale si è macchiato di "attentato alla libertà di espressione". Dall'altro le associazioni sedute al tavolo per la programmazione del cinematografo - fase intermedia nelle more del bando di gara per l'affidamento definitivo - accusate di non aver rispettato i patti comunicando in anticipo, su loro canali web, la programmazione del cinema prima che lo facessero gli amministratori. Cosa che però, a onor del vero, è accaduta per tutti i film da dicembre. Un confronto per risolvere la questione? Non c'è stato. E il quadro nelle ultime 48 ore è precipitato.  

Mercoledì 15 marzo i comitati (riuniti sotto la sigla SCCA, Spazio Comune Cinema l'Aquila) hanno proiettato comunque i film non autorizzati: "un atto di disobbedienza civile in risposta alla censura operata da municipio e Comune". Di risposta il municipio non si è presentato all'assemblea pubblica prevista per giovedì, come accade ogni settimana, rompendo la corda tirata da giorni. "Alterare la programmazione senza esplicito consenso del municipio stesso che ha la responsabilità delle gestione temporanea del cinema mina le condizioni di una serena collaborazione reciproca" si legge nel comunicato stampa firmato dal presidente del parlamentino, Giovanni Boccuzzi. Ma cosa risponde a chi lo accusa di censura? A RomaToday spiega: "Il problema dei film scelti è secondario, per diverse volte è capitato che pubblicassero sul loro sito di SCCA il programma prima che lo facessimo noi. Ma questa è una regola che non può essere violata, perché così se già informi la cittadinanza metti il municipio in difficoltà per eventuali cambiamenti da apporre". 

Sarà secondario dunque il contenuto delle pellicole proposte, ma nel comunicato stampa il riferimento resta ovvio. "La cittadinanza tutta ha diritto di continuare ad andare al Cinema". Anche chi non è allineato sulle posizione del BDS Roma movimento non violento per il Boicottaggio, il Disinvestimento e le Sanzioni nei confronti di Israele e "contro l’apartheid del popolo palestinese" che ha promosso le proiezioni. L'assenza alla riunione di giovedì invece viene giustificata così: "E' rinviata per consentirci di valutare alla luce dei fatti che seguiranno come riprenderla attraverso un confronto con regole più formali". Tradotto: la programmazione "dal basso" è sospesa. 
 

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