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Franco Citti, i luoghi dell'Accattone fra Torpigna e il Pigneto

L'attore si è spento ieri, all'eta di 80 anni. Era di Fiumicino, ma si può dire che in qualche modo la periferia est lo adottò. Tra il Pigneto e Torpignattara i luoghi dove le cineprese lo hanno consacrato "ragazzo di vita"

Incontrò Pasolini in una pizzeria di Torpignattara. Il fratello Sergio fece da tramite."A Frà, te presento ‘no scrittore, ‘n amico mio’". Nacque qui l'Accattone, il personaggio che lo ha trasformato in simbolo delle borgate romane, quelle disperate trasudanti veracità diventate cifra del cinema pasoliniana. 

Franco Citti, si è spento ieri nella sua Roma, a 80 anni. Era di Fiumicino, ma si può dire che in qualche modo la periferia est lo adottò, perché è tra il Pigneto e Torpignattara che si trovano i luoghi dove le cineprese lo hanno consacrato "ragazzo di vita". 

La casa era al Pigneto, in via Giovenale. La via Casilina, all'altezza di Torpignattara, percorsa a piedi, insieme al fratello che aspetta il tram alla fermata. Lo storico bar Necci di via Fanfulla da Lodi, fa da sfondo agli incontri con gli amici. 

Oggi il quadrante è molto cambiato sì, ma proprio come ai tempi di Pasolini continua a mantenere la sua natura di terra di pionieri, luogo di incontro di borghesi, radical chic, ma anche nuovi poveri. Crocevia di culture e generazioni differenti, dove ancora, nascosto in qualche angolo, si può respirare lo spirito dei "ragazzi di vita". 

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