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Pigneto Piazza Nuccitelli Persiani

Pigneto, allarme amianto nel cantiere del nuovo fast food: "Urge verifica sullo smaltimento"

Tra le criticità rilevate dai comitati sui lavori nei box auto di piazza Nuccitelli Persiani la presenza di eternit. Mentre continua la protesta contro il nuovo locale

Con mestoli, pentole e padelle per una passeggiata, "rumorosa" e di protesta, andata in scena venerdì sera per le strade del Pigneto. Un altro no all'ennesimo fast food pronto a sorgere per la gioia della movida e dei suoi avventori. A organizzarla i cittadini delle associazioni in lotta contro "speculazione e mercificazione" del territorio. Hanno sfilato al grido di "piazza Nuccitelli Persiani non si tocca". Qui, sul lato di via Gentile da Mogliano, aprirà un nuovo locale nell'area fin'ora occupata da dodici box auto di proprietà privata. La compravendita è già avvenuta e da lunedì scorso le ruspe hanno iniziato a smantellare. 

"In una strada di dieci metri abbiamo tre birrerie una di fianco all'altra. Non era meglio se il Comune requisiva l'area e allargava il giardino sulla piazza?". Marisa Luigia Pasut abita proprio sopra i garage incriminati. Dalle finestre guarda i lavori in corso. Fa parte del comitato Pigneto-Prenestino, tra le realtà che si stanno battendo contro il progetto. E, a quanto pare, non solo per questioni ideologiche. Oltre la presa di posizione contro le "logiche di profitto e derive consumistiche" ci sarebbero lacune e presunte irregolarità che gli stessi comitati hanno evidenziato durante la Commissione trasparenza municipale della settimana scorsa, poi riportate in una lettera inviata oggi al presidente Boccuzzi e all'assessore Perfetti.

Prima di tutto la questione del cambio di destinazione d'uso. "E' necessario verificare attentamente che il progetto, riguardante autorimesse e quindi manufatti non residenziali, rispetti tutti i criteri di cui all'art. 3 quater della legge sul Piano casa". Da qui i punti interrogativi che aspettano risposte: "E' stata sottoposta a verifica la documentazione presentata a sostegno dell'avvenuta dismissione delle autorimesse prima del 31 dicembre 2013? Si è controllato  se il nuovo edificio non residenziale prevede un aumento di cubatura, cosa che il Piano Casa esclude tassativamente?"

Poi, non proprio secondario, l'eternit. "Un sopralluogo dell'Ufficio tecnico ha riscontrato la presenza di amianto nei manufatti da demolire, cosa che i cittadini avevano da tempo denunciato. Il fatto che sia stata omessa, nascosta o ignorata la presenza di amianto, anche se risolvibile con una multa, è indicativo della scadente qualtà del progetto presentato. Ci sembra quindi ineludibile, per innegabili esigenze di tutela della salute pubblica, la decisione di sospendere il permesso di costruire fino all'avvenuto smaltimento controllato. Non garantire tali esigenze si configura come omissione di atti d'ufficio (art. 328, codice penale)".

La stessa Marisa racconta di essersi attivata nello specifico, ma senza risultato. "Ho chiamato la Asl e mi hanno detto che è competenza dei vigili urbani. Ho chiamato i vigili urbani e mi hanno detto che è competenza della Asl. Intanto le lastre di amianto sono mollate lì, senza alcuna misura adottata. Dovrebbero essere coperte e isolate e invece sono da giorni lì, mentre gli operai lavorano senza alcuna protezione fisica". Dettaglio visibile chiaramente nella foto inviata alla redazione. 

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