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"Bello come Brooklyn": Vanity fair Usa promuove il Pigneto

Il giornalista Andrea Whittle, newyorkese di Brooklyn, è a Roma da amici. Si concede un pomeriggio al Pigneto e lo promuove a pieni voti. "Un bel posto per vivere, è un po' il regno degli hypster"

Il Pigneto come Brooklyn a New York. E poco male se lo spaccio rovina la movida, al giornalista americano di Vanity Fair, il quartiere di Roma est colpisce come luogo ameno, "lontano dalla folla di turisti del centro", dove non si sente "neanche una parola in inglese" e non si vedono "venditori ambulanti di bastoni per selfie". Insomma, se piazza di Spagna è Times Square, via del Pigneto, è senza dubbio Court Street, con i suoi localini, bar, ristoranti, "ricca e vivace", con "i giovani che il pomeriggio si godono il sole". 

Andrea Whittle, newyorkese di Brooklyn, è a Roma da amici. Si concede un pomeriggio al Pigneto e lo promuove a pieni voti. "Un bel posto per vivere vicino al centro città, offre case agli studenti dell'università La Sapienza, ed è perfetto per le giovani famiglie". Tutto gli ricorda il suo quartiere, le "biciclette a scatto fisso", "i tatuaggi" che spuntano dalle maniche delle t-shirt, le barbe lunghe alla hypster maniera, i graffiti sui muri. Ci arriva in motorino, osserva incantato l'Acquedotto Alessandrino, le strade "aperte, luminose, le piccole case con giardini privati, i balconi pieni di piante, i panni stesi, e i posti a sedere fuori dai locali". 

Si accomoda da Rosti, il bar ristorante accanto alla metro, dietro consiglio di un amica italiana. "Si affaccia su un ampio cortile di ghiaia pieno di tavoli e sedie colorate, circondato da alberi bassi e dalle pareti degli edifici". Anche qui il sapore è quello del quartiere radical chic della Grande Mela. "Se avessi "instagrammato" (postato una foto su Instagram, ndr) la scena, si sarebbe creduto che ero a Park Slope, o in un cortile a Williamsburg". Dello spaccio che tanto esaspera gli abitanti non ha mai sentito parlare? 

"Il passato del Pigneto, come quello di Brooklyn del resto, sembra molto diverso dal suo presente. Un tempo era un luogo noto per droga e violenza, mentre recentemente ha guadagnato la reputazione di un'enclave creativa. Nonostante questo, la percezione tra alcuni abitanti del luogo rimane. Una mia zia che non veniva qui da anni mi ha messo in guardia dagli spacciatori lungo le strade". 

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