I residenti di via Erasmo Gattemalata sono sempre più esapserati dai disservizi Ama. Tra settembre e ottobre 2013 la società partecipata ha infatti deciso di diminuire il numero dei cassonetti, sia per la raccolta dell’umido, che per quella della carta e della plastica. Una decisione che ovviamente si è ripercossa sulla qualità della vita degli abitanti. A tal proposito pubblichiamo una lettera arrivata al Comitato Abitanti Pigneto che descrive molto bene i disagi dei residenti. 

La nuova organizzazione dell’AMA si è rilevata da subito inadeguata sia per il numero dei cassonetti rimasti che sono del tutto insufficienti per raccogliere ogni tipo di rifiuto, sia per la loro dislocazione; infatti alcuni sono posizionati esattamente all’entrata di qualche portone ( vedi via Erasmo Gattamelata 69 ). La scena che ogni giorno si presenta davanti ai nostri occhi e portoni, è una quantità di rifiuti debordanti dai cassonetti,  che  vengono abbandonati in ogni dove.

La stessa scena si ripresenta su tutta la via, dando un pessimo esempio di degrado, ancora più accentuato dalla concomitante scarsissima pulizia della strada. Tutti i cassonetti lasciati nella via, sono vecchi, rotti ed aperti, e quindi dagli stessi esce ogni rifiuto, rendendo questa situazione di rilievo anche da un punto di vista strettamente sanitario.

 Oltre ad essere diminuiti, i cassonetti stessi non vengono svuotati ogni giorno, come accadeva regolarmente in precedenza. Ogni tanto arriva una piccola squadra che praticamente raccoglie a mano i rifiuti sul marciapiede, di qualsiasi natura, rendendo anche visibile l’inutilità di una raccolta differenziata. Nel nostro condominio abbiamo affisso il numero da chiamare per far arrivare qualcuno quando i rifiuti raggiungono quasi il portone. Cosi a turno telefoniamo per ricevere quello che dovrebbe essere un sacrosanto servizio, come sacrosanto è il nostro pagamento ogni anno per un servizio che non c’é. 
Lettera firmata