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Pigneto Pigneto / Via Campobasso

Pigneto, la verità dei residenti: "Blitz inutile, il problema non sono i senegalesi"

Dura la critica del portavoce del Comitato Abitanti Pigneto, Marco De Gennaro, che ieri ha assistito con altri residenti al dispiegamento di forze dell'ordine sul territorio: "Lo spaccio non è in via Campobasso"

"Altro che blitz e controlli a tappeto, noi c'eravamo, e le forze dell'ordine non hanno fatto altro che colpire obiettivi sbagliati". I residenti del Pigneto, anzi, del "triangolo della vergogna", si sentono presi in giro. Cento uomini tra Finanza, Carabinieri e Polizia di Stato sono intervenuti ieri sul territorio. Ma altrettanti spacciatori, in serata, stavano appostati nei soliti avamposti a vendere droga. 

Un dispiegamento di forze che ufficialmente, stando alle comunicazioni istituzionali, aveva come obiettivo stanare appartamenti affittati in nero a clandestini, ma anche usati come basi per lo spaccio e per lo 'stoccaggio' di merce contraffatta, quella da vendere sulla bancarelle degli ambulanti. Bilancio dell'operazione? Sempre secondo i dati forniti alla stampa parliamo di 20mila prodotti taroccati sequestrati e dieci persone denunciate.

Ma i cittadini, in strada, al bar, o affacciati alle finestre delle abitazioni, ci tengono a dare la loro versione dei fatti. E' vero, gli agenti erano in strada. Peccato che per i residenti continuino a colpire l'obiettivo sbagliato. "Hanno fatto il solito blitz in via Campobasso, negli appartamenti dei senegalesi, e sequestrato merce lì. Senza capire che non sono loro il problema di questa porzione di quartiere". A parlare Marco De Gennaro, portavoce del Comitato Abitanti Pigneto, nato quasi esclusivamente con un obiettivo: denunciare senza tregua il narcotraffico che si è impadronito dell'area tra via Casilina, circonvallazione omonima, via l'Aquila e piazza del Pigneto. 

Per questo, di fronte all'intervento di ieri, ci tengono a dare la loro versione dei fatti. "Non si è trattato di indagini su droghe, i cani c’erano ma non sono scesi dalle macchine, hanno sequestrato due sacchi neri di borse cinesi in uno scantinato (invece di prendere la merce alla fonte-piazza Vittorio sotto ai negozi vuoti) e non c’era un laboratorio, siamo all’assurdità". Marco racconta che tra gli obiettivi del blitz c'era pure via Campobasso,  dove da vent'anni vive una comunità senegalese, più volte oggetto di perquisizioni. 

"Possibile che si continui a colpire via Campobasso? I senegalesi sono integrati sul territorio, non c'entrano niente con lo spaccio anzi, lo combattono con noi, perchè non hanno nessun interesse ad essere equiparate e confusi con chi delinque". Obiettivo errato insomma, e "nessuno dei centocinquanta spacciatori che vagano tutte le sere per le strade del quartiere fermando tutti in modo arrogante è stato arrestato".

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