Pigneto, Questura: "Nel 2015 arrestati 62 pusher". Ma il quartiere resta ostaggio della droga

Oggi è toccato a un cittadino del Gambia di 24 anni, arrestato nei pressi del Cinema l'Aquila (ancora chiuso). L'ultimo di 62 pusher finiti in manette nel 2015, da aggiungere ai 193 denunciati sempre in zona. 

I numeri sono stati diffusi dalla questura, un bilancio dell'attività effettuata nell'anno appena trascorso sul territorio del Pigneto, con sequestro di 22 chili tra hashish e marijuana, e un chilo e mezzo di cocaina e 800 grammi di eroina.

Nel quartiere però i residenti non smettono di denunciare la presenza ovunque di spacciatori e droga, con fulcro delle attività spostato dall'isola pedonale (dove comunque gli scambi di "erba e fumo" non mancano mai) a via l'Aquila, tra il cinema chiuso e piazza del Pigneto. 

Capannelli di spaccio che si trovano soprattutto all'ingresso dell'ex sala di proiezione, confiscata alla Banda della Magliana. Da quando la struttura non fa più da polo culturale del quartiere, i cittadini si sentono, se possibile, ancora più abbandonati. E gli sfoghi su Facebook sono quotidiani.

Solo ieri sera: "Tornare a casa a quest'ora (23, ndr) è davvero inquietante". "Io per evitare faccio il giro non tornando da via Pesaro ma da via Ascoli Piceno". E ancora, "pensate che io torno alle 22 e tutte le sere faccio incontri sulle scale del palazzo, sono i padroni". E' la pagina "Il Pigneto non è spacciato", gestito dal comitato di quartiere", a fare da muro del pianto. Creata sfruttando il gioco di parole qualche anno fa, quando ancora gli abitanti speravano di risollevare le sorti delle loro strade.