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Pigneto roccaforte dello spaccio: "Qui in un anno e mezzo non è cambiato nulla"

Droga e criminalità restano lì, a tenere in scacco "il triangolo della vergogna", l'area compresa tra via del Pigneto, via L'Aquila e la Circonvallazione Casilina. Residente in assemblea sabato 17 gennaio

Sembra quasi impossibile pensare che cento metri di strada, pattugliata dalle forze dell'ordine più o meno sempre, rimanga in mano a spaccio e delinquenza. Cento metri di isola pedonale che nè i residenti di zona nè i i cittadini che arrivano da altri quartieri della città, la sera, per bere una birra o passeggiare tranquilli, riescono a godersi. Niente di nuovo al Pigneto. La piaga dello spaccio rimane lì, a tenere in scacco "il triangolo della vergogna", l'area compresa tra via del Pigneto, via L'Aquila e la Circonvallazione Casilina.

Così l'hanno chiamato i cittadini del Comitato Abitanti Pigneto, che sul sito Pigneto.it hanno pubblicato una mappa interattiva (QUI IL LINK) ricavata con google maps in cui vengono segnati gli avamposti dello spaccio, almeno dieci, ben noti a chi abita in zona. Quegli stessi cittadini che nonostante "in un anno e mezzo di governo Marino non sia cambiato nulla" non mollano la presa. 

ASSEMBLEA - Sabato 17 gennaio si riuniranno per l'ennesima assemblea di protesta in via Pesaro, alle 18 e 30, dove si parlerà ancora una volta di quegli "otto schifosi angoli occupati giorno e notte dagli spacciatori". E dove si prenderà tristemente coscienza del fatto che chi governa il territorio ha fatto quasi zero. Tante promesse e azioni di facciata servite forse solo a sopire le proteste, certo non a estirpare il cancro.  

COSA HA FATTO IL COMUNE - L’ultimo incontro di Marino con gli abitanti del Pigneto risale al 14 ottobre 2013, quando promise "azioni di contrasto severe e rigorose". Poi la sfuriata al Prefetto la scorsa estate: il primo cittadino chiese "di essere ricevuto con urgenza dal ministro dell'Interno entro 72 ore, perchè non è possibile che i pusher spaventino i cittadini". 

Il 6 ottobre scorso l’ultima promessa: l’installazione di telecamere 'mimetizzanti' dal design sobrio, ma anche abbordabili per le casse capitoline. "Sono in grado di produrre statistiche, di filmare e attivarsi quando ci sono situazioni che possono rappresentare pericolo e sono, anche, molto eleganti", aveva spiegato il sindaco.

Il 14 novembre il Comune annuncia finalmente l'installazione di 6 nuove telecamere al Pigneto. A ciò si aggiunga la nuova illuminazione al led di cui hanno beneficiato due strade del quartiere. I risultati? Per ora, lo ripetiamo, sono prossimi allo zero. 

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