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Pigneto Pigneto / Via l'Aquila

Pigneto: lo spaccio occupa il vuoto del cinema l'Aquila, ma per il municipio "si è alleggerito"

Il presidente Palmieri: "Il problema non si è risolto, ma si è alleggerito. Noi abbiamo fatto il possibile". Il quartiere non è d'accordo: "Qui è sempre peggio"

Un fortino dello spaccio operativo su due fronti. L'isola pedonale, ancora in prima linea per hashish e marijuana, con le nuove panchine trasformate in comodi appostamenti per i pusher, e via l'Aquila, con il cinema chiuso e inutilizzato da giugno nuovo avamposto per lo smercio di eroina. Nel mezzo, lungo i marciapiedi dei vicoletti del quartiere, non è raro per i residenti scavalcare il tossico di turno, buttato sul portone, per entrare in casa.  

Al Pigneto il quadro è identico a sè stesso ormai da anni. Senza cinema poi, si è perso un importante presidio socio culturale che almeno su quel fronte frenava il dilagare di capannelli di spacciatori. Abitanti abbandonati e comitati in rivolta che tentano disperatamente di denunciare e protestare. Ma le istituzioni fanno spallucce. 

"Noi abbiamo fatto la nostra parte" ha dichiarato giusto ieri il presidente del V municipio, Giammarco Palmieri, pronto a ricandidarsi per le amministrative di giugno, intervenuto ai microfoni di Radio Roma Capitale all'interno della trasmissione di Paolo Cento "Ma che parlate a fa!?". Per il minisindaco la situazione non è poi così drammatica. Certo "non si è risolta, ma si è alleggerita". Diversa l'opinione dei cittadini. Quasi all'unanimità si commenta da tempo la degenerazione di un quadro che se già era critico, oggi appare sfuggito a ogni controllo.

"E' una vergogna sentir dire che va meglio. In questo quartiere la qualità della vita è precipitata in maniera preoccupante - commenta la signora Anna, residente in via Ascoli dagli anni novanta - addirittura la movida ne risente, la zona si sta svuotando". A farle eco il vicino di casa, Giovanni, 35 anni, al Pigneto da dieci, da quando è arrivato a Roma per studiare all'università. "Si può dire che si vuole, la realtà la conosci solo se la vivi. Personalmente ho visto un netto peggioramento negli ultimi due anni". E non la prima volta che le visioni non collimano. 

Già a dicembre, da una sintesi del Commissario delegato per il V municipio, il giudizio emerso non piacque ai residenti: "Hanno detto che il narcotraffico è quasi sparito, che non ci sono più risse. E' allucinante sentir dire una cosa del genere" commentava Marco, del Cdq Abitanti Pigneto. Stavolta non è sparito, però "si è alleggerito".

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