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Venerdì, 19 Aprile 2024
Pigneto Pigneto / Via Pesaro

Il Pigneto chiama, Giachetti risponde: "Qui serve riqualificazione culturale"

Il candidato dem nel quartiere sotto scacco della droga porta la sua solidarietà al gelataio di via Pesaro. "Gli spacciatori hanno segato la vite che curavo da anni sulla strada, è un'intimidazione"

Il Pigneto chiama e il Pd, stavolta, risponde. I candidati dem Giachetti e Rosi, l'ultimo in corsa da pochi giorni alla presidenza del V municipio, sono corsi in via Pesaro nel tardo pomeriggio di ieri. Dopo settimane di allarmi, denunce, mail bombing al prefetto Gabrielli da parte di residenti e comitati stufi di combattere soli contro spaccio e delinquenza, qualcuno si è fatto vivo. 

I due hanno portato solidarietà a Filippo, il gelataio-eroe che con i suoi cartelli provocazione contro la droga ("qui spaccio gelato" ) affissi fuori dal negozio, forse non è gradito a tutti. La storica vite che ha curato per dieci anni, simbolo oggi più che mai di un quartiere non più disposto a soccombere a eroina e degrado, è stata segata nella notte. Un gesto non casuale, su questo sono tutti d'accordo.

"Sono stati gli spacciatori - ripete Filippo - è un'intimidazione mafiosa, io adesso ho paura, non lo nascondo, qui sono solo tutto il giorno". Dagli eroinomani della mattina a chi cerca cocaina nella notte, il gelataio assiste a un desolante spettacolo quotidiano. Il candidato dem osserva gli spacciatori già pronti, ancora alla luce del sole, ad agganciare l'avventore di turno. E' convinto che "il quartiere non deve essere militarizzato", ma che serve "una profonda riqualificazione culturale". 

A tal proposito chi lo ha guidato, tra comitati e singoli cittadini, ha ricordato la chiusura del cinema l'Aquila, importante presidio sociale della zona, ora trasformato in avamposto di spaccio, l'ennesimo. "Ci rivedremo presto" promette Giachetti. Con lui anche l'assessore municipale, Giulia Pietroletti. "Abbiamo visto insieme i problemi del Pigneto, il cinema Aquila che non riapre, la piazza che è diventata una latrina, gli spacciatori strafottenti e violenti, le pizzerie che bruciano, le intimidazioni, l'eroina e raccontato le mille idee e progetti che abbiamo per la rinascita di questo quartiere". 

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