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Pigneto Pigneto / Via Pesaro

Pigneto, segata di notte la storica vite di via Pesaro: "Intimidazione degli spacciatori"

La pianta veniva curata da dieci anni dallo storico gelataio sulla via, che ha affisso un cartello fuori dal locale: "Sotto attacco mafioso"

Era simbolo di vigore, crescita, forza di un quartiere che non vuole mollare. E il suo "padrone" la curava come fosse una figlia. In via Pesaro, questa notte, è stata segata una vite. Cresceva da dieci anni nell'aiuola davanti alla più famosa gelateria del Pigneto. 

Il titolare non ha dubbi: "Eccola la violenza di cui sto parlando in questi giorni, si è manifestata questa notte, è un'intimidazione di chi vuole che il quartiere continui a sopravvivere tra spaccio e delinquenza".

Filippo Ruggeri è attivo da tempo nella lotta del Pigneto contro pusher e droga. Cartelli attaccati al muro e lavagnette con scritto "Qui spaccio gelato" sono affisse all'ingresso del locale, da oggi affiancati da "mo' basta! Il Pigneto siamo noi" e ancora "vigliacchi". Una battaglia che forse qualcuno non ha gradito. 

Immediata la solidarietà di abitanti, comitati e utenti che sui social network commentano ogni giorno foto e news di un quartiere maltrattato. Mentre prosegue il mail bombing al prefetto Gabrielli, sostenuto dal regista Francesco Bernabei, primo a scrivere al numero uno di palazzo Valentini per chiedere aiuto: "La 'realtà Pigneto' dove è in atto un'occupazione del territorio da parte degli spacciatori, di tipo militare, con vedette ronde continue, e comunicazioni via telefono non può essere affidata ad un commissariato di zona come se fosse un problema di ordinaria amministrazione". Una lunga lettera seguita da decine di segnalazioni arrivate a Gabrielli da residenti stanchi e arrabbiati.vite-2


 

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