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Pigneto, in una serie di video Capitan Calamaio racconta a "chi ha nostalgia" la primavera del lago Bullicante

Nel parco per curare l'apiario didattico, ne approfitta per mostrare i mondo animale e vegetale dell'area verde

Se le persone sono in quarantena nelle loro case e il traffico cittadino è diminuito, la vita della natura e degli animali all'interno dell'area verde del lago Bullicante non si ferma. Così da qualche giorno uno degli attivisti e difensori dell'area verde Massimiliano Micheli, conosciuto da tutti come Capitan Calamaio, "nei panni di Calamax", ha avviato una serie di corrispondenze video dall'interno del parco tramite la pagina Facebook Lago Bullicante Ex Snia.

"A tutti gli e le amanti del Lago Bullicante che hanno nostalgia del suo parco e dei suoi abitanti. Questo vuole essere un reportage della situazione in questo periodo di quarantena. Come in tanti sanno, nel parco del lago è presente un apiario didattico, quindi l'apicoltore deve e può, munito di documenti e autocertificazione, prendersi cura delle api", ha spiegato in occasione del primo video. "Approfitto di questo privilegio per curare il parco e ho pensato di girare dei piccoli video per raccontare lo sbocciare della primavera. Forse vi aiuterà a conoscere il parco sotto una diversa prospettiva". I video sono un viaggio ravvicinato con il mondo vegetale e quello animale, tra anatroccoli, api e picchi, che animano l'area del lago. Particolari che, spesso, possono sfuggire anche durante le visite di persona.

Alla fine del 2019 l'iter per rendere l'area del lago un monumento naturale è stato portato a termine dalla Regione Lazio. Una "vittoria" per i cittadini che da anni si battono per la difesa del lago, nato negli anni '90 per uno scavo finalizzato alla costruzione di palazzine, che però chiedono che venga inclusa nel perimetro da tutelare anche l'area di proprietà privata, dove sorge l'ex fabbrica della Snia, che ne è riamasta fuori.

A gennaio il Forum del Parco delle Energie aveva fatto scattare un percorso di progettazione condivisa dell'intera area dell'Ex Snia, con una serie di incontri pubblici interrotti dall'emergenza sanitaria. "E mentre continua l'attività del Forum del Parco delle Energie per una progettazione condivisa dell'intera area dell'Ex Snia, non arrivano notizie da Comune di Roma e Regione Lazio sulle istruttorie per tutelare e mettere al sicuro questi habitat spettacolari e unici che ci auguriamo di poter tornare a godere quanto prima", scrivono in una nota.

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