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Lago ex Snia monumento naturale, presidio in Regione per estendere il perimetro da tutelare

Le osservazioni del Forum parco delle Energie sono state sottoscritte anche da istituzioni scientifiche e culturali

Con un presidio questa mattina sono state consegnate alla Regione Lazio le osservazioni al decreto di istituzione del Monumento naturale dell'area dell'ex Snia. Il documento firmato dal presidente Nicola Zingaretti include infatti l'area attorno al lago ma esclude la parte privata sulla quale sorge l'ex fabbrica dismessa. Per i cittadini riuniti nel Forum Parco delle Energie tutta l'area deve essere posta sotto tutela. 

Le osservazioni presentate questa mattina, sottoscritte anche dalla comunità scientifica e dall'associazionismo ambientalista, "ribadiscono che non è possibile sostenere l'unitarietà dell'area e allo stesso tempo lasciare fuori dal perimetro il 40 per cento della stessa, volendo separare la tutela del patrimonio naturale dal patrimonio storico-culturale", si legge in una nota. "I riscontri scientifici raccolti", continua, "affermano che entrambi i patrimoni sono compenetrati e sovrapposti, e un'eventuale frazionamento non garantirebbe la salvaguardia degli ecosistemi che si sono in questi anni generati".  

Molte le fime che hanno sottoscritto la richiesta, dal presidente dell'Accademia nazionale dei Lincei, Giorgio Parisi, alla Società Geografica Italiana passando per l'Università di Roma Tre -  Master Environnemental Humanities alla Società Italiana di Geologia Ambientale - Sezione Lazio, Wwf e Italia Nostra di Roma, al Museo Storico della Liberazione di Via Tasso, Società italiana di Storia del Lavoro, Società italiana di Antropologia Applicata solo per citarne alcuni. Aderisce anche il V municipio di Roma.

Una delegazione è stata ricevuta in Regione: "Abbiamo portato loro le ragioni di questa lotta, i criteri scientifici sul quale valutare il perimetro necessario alla salvaguardia degli habitat, abbiamo descritto nei dettagli le caratteristiche dell'area nella sua unicità e unità, che intendiamo continuare a vivere e a difendere. Intendiamo proseguire sulla strada della mobilitazione per scongiurare una volta per tutte il primato della rendita e della speculazione sulle nostre vite. Il territorio del Prenestino, tra i più densamente abitati e inquinati della Capitale, si aspetta risposte concrete e decisioni all'altezza della drammatica situazione climatica che Roma dovrà saper fronteggiare".

In attesa di capire "quali saranno le scelte della Regione e delle altre istituzioni coinvolte", la mobilitazione resta alta: "Convochiamo tutta la cittadinanza solidale per il 1 dicembre al lago, per una nuova giornata di sensibilizzazione e di incontro". 

Dalla Regione fanno sapere che l'impegno per la salvaguardia dell'area da qualunque sviluppo edilizio è massimo.

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