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Prenestino Collatino / Via Cherso

Villa Gordiani, riscaldamenti spenti nelle case del Comune: residenti in strada

Anziani, bambini e tante famiglie in strada per protestare contro la mancata accensione dei riscaldamenti. "Le bollette le abbiamo regolarmente pagate"

A Villa Gordiani la situazione si fa calda. Tutta colpa del freddo che nelle case del comune di viale della Venezia Giulia e di via Cherso sale di giorno in giorno. Di riscaldamenti qui neanche l'ombra. Dieci giorni fa, il 15 novembre, come accaduto in tutta Roma doveva scattare l'ora X e i caloriferi avrebbero dovuto iniziare a funzionare. Una chimera. Così ieri sera, esasperati, i residenti sono scesi nuovamente in strada. Intorno alle 19.30 hanno bloccato le strade tra Prenestino e Collatino. In piazza tante famiglie, anziani, bambini, impotenti di fronte ai silenzi del Comune.

"Le bollette le abbiamo regolarmente pagate", ci racconta una donna. "Ho qui le ricevute. Ci avevano promesso interventi e invece". "Fa più freddo in casa che fuori", urla Luigi che con la sua famiglia vive in uno stabile di via Cherso. "Viviamo nell'umidità, i tubi perdono acqua e nessuno interviene".

Si tratta della seconda protesta e molto probabilmente non sarà l'ultima. Già sabato scorso infatti l'esasperazione delle famiglie aveva fatto montare un piccolo corteo per calmare il quale era dovuto intervenire il presidente del municipio Giammarco Palmieri che aveva dato rassicurazioni ai residenti. Alla base della mancata accensione un contenzioso tra il Comune e la ditta che si occupa della manutenzione e del funzionamento dell'impianto. In sintesi il Comune è moroso con la ditta. Da sabato si è lavorato per trovare un piano di rientro di questo debito e ieri qualcosa si è mosso. La ditta è effettivamente intervenuta in alcuni degli stabili, andando a caricare gli impianti.

Un intervento però che ha portato alla luce tutti i problemi di questi palazzi Erp situati tra via Cherso e viale della Venezia Giulia. Alcune caldaie infatti non funzionano. Altre necessitano di una manutenzione approfondita, altre ancora hanno acqua nel bruciatore. Poche quelle in cui è bastato caricare l'impianto. Nella maggior parte dei casi quindi saranno necessari ulteriori lavori di manutenzione che andavano effettuati per tempo per garantire l'accensione, per la data prevista, dei termosifoni. Il freddo insomma continuerà a farla da padrone.

"In alcune case", denuncia poi Emiliano Corsi del Comitato Difendiamo Roma, "il caricamento dei termosifoni ha portato alla rottura di alcune tubature, con conseguente allagamento degli appartamenti". "Questa situazione", continua ancora Corsi, "evidenzia lo stato d'abbandono di questi stabili, da anni senza un'adeguata manutenzione". Le palazzine erano già state al centro delle cronache questa estate per il crollo di alcuni calcinacci. Un crollo che aveva richiesto l'intervento dei vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza i cornicioni. Da allora però nessuno si è mosso.

"Questo è l'ennesimo perfetto esempio di abbandono delle periferie", attacca ancora l'esponente di DifendiamoRoma, "il sindaco Marino deve occuparsi di questi problemi invece di cercare visibilità mediatica con iniziative, come la registrazione dei matrimoni celebrati all'estero, che non gli competono. Roma va amministrata e situazioni come quelle di Villa Gordiani mostrano, una volta di più, come Marino e la sua amministrazione stiano fallendo su tutti i fronti".

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