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Via Formia senza fogne: residenti multati fino a 60mila euro

Gli impianti fognari non sono mai stati realizzati. Gli abitanti dovrebbero dotarsi per legge di un pozzo nero, ma le cavità sotterranee impediscono l'intervento. L'assessore municipale: "Serve una moratoria"

Cartelle esattoriali che vanno dai 6 ai 60mila euro. La beffa che si aggiunge al danno di trovarsi da 80 anni senza fogne. Le trecento famiglie di via Formia, strada del quartiere Prenestino che sbuca su via dell’Acqua Bullicante, dovranno pagare multe salatissime scattate a seguito di un'indagine della Procura con relativi accertamenti dei vigili urbani. 

I residenti sversano i liquami direttamente nel sottosuolo e sono pertanto passibili di sanzione in violazione del decreto legislativo 152, meglio conosciuto come Testo Unico Ambientale, che obbliga tutte le abitazioni ad allacciarsi agli scarichi pubblici. Se non hai l'impianto in prossimità dell'immobile, devi comunque collegarti a quello più vicino, in alternativa provvedere alla realizzazione di un pozzo nero o di una fossa biologica. Ma in via Formia non è così semplice. 

"In quel quadrante abbiamo la più concentrazione di cavità sotterranee del quadrante, intervenire per molti abitanti è impossibile se prima non operiamo per il consolidamento idrogeologico del terreno" spiega l'assessore ai Lavori Pubblici del V municipio, Stefano Veglianti. Il sottosuolo di via Formia e stradine limitrofe è una groviera. E tra fondi stanziati e poi tolti, tavoli istituzionali e piani di intervento mai attuati, nessuno ci ha messo le mani. 

"Erano stati messi a bilancio dal governo Marino 220 mila euro per un primo stralcio che comprendeva anche via Formia, poi cancellati a luglio con la manovra di assestamento". Stesso copione durante la consiliatura dell'ex sindaco Alemanno. Esisteva un progetto preliminare di AceaAto2, con valutazione di spesa di circa 700mila euro, poi svanito nel nulla. 

Risultato? Le prime "notifiche di accertamento per scarico civile" arrivate nel 2011, inizialmente congelate grazie a una memoria difensiva sottoscritta dai proprietari degli immobili e da Federconsumatori, sono diventate cartelle di pagamento di Equitalia. "Le sanzioni vanno dai 6 mila ai 60 mila euro - spiega Veglianti - sono cifre enormi che non si trovano certo da un giorno a un altro". 

Sulla multa del signor Carlo, 83 anni, c'è scritto 12mila euro. Da pagare entro fine Ottobre. "Mi dite voi come devo fare?". E' disperato, al microfono dell'aula consiliare di via Giorgio Perlasca, durante un intervento all'assemblea convocata dal presidente Palmieri per fare il punto di due anni di mandato. Nell'elenco delle cose fatte, via Formia manca. Ma d'altronde gli strumenti a disposizione del parlamentino, inutile ripeterlo, sono limitati, e Veglianti assicura: "Facciamo tutto il possibile". 

Giorni fa "ho scritto al Prefetto per segnalare il caso, servirebbe una moratoria. Qualcuno deve applicare un'ordinanza che consenta di bloccare le sanzioni e fare le dovute verifiche". Quanto meno per stabilire chi deve pagare e chi no. Perché le multe arrivano a tutti, e gran parte delle famiglie non può effettivamente effettuare nessun lavoro per la realizzazione di un pozzo nero con le fondamenta delle palazzine che poggiano sul vuoto. 

Chi però non ha cavità nel sottosuolo (e qualcuno c'è) è giusto che venga multato. "Dobbiamo innanzitutto operare questa distinzione, perché chi può mettersi in regola deve farlo". In tutto questo, la strada è chiusa da due anni. Vista la precarietà del terreno, è vietato il traffico ai mezzi pesanti. Senza fogne dunque, ma anche senza bus e senza raccolta dei rifiuti. 


 

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