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Porta Furba: centrale per la clonazione di carte di credito, arrestato custode

L'uomo era il custode del nascondiglio scoperto lo scorso 5 Aprile dai Carabinieri dove veniva occultata strumentazione da applicare agli sportelli bancomat per clonare le carte

Grazie alla scoperta, il 5 aprile scorso, di una centrale della clonazione di carte di credito, in cui sono state arrestate due persone e denunciate altre tre, un nuovo arresto è stato effettuato nello stesso ambito.
A ricevere l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal Gip del Tribunale di Roma, è stato un cittadino moldavo di 24 anni.
Le indagini hanno consentito di dimostrare che il cittadino moldavo era il custode del nascondiglio scoperto lo scorso 5 Aprile, dagli stessi Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Centro, dove veniva occultata varia strumentazione da applicare agli sportelli bancomat della Capitale per clonare le carte.

Nel corso del blitz i Carabinieri fecero irruzione in un appartamento situato a Porta Furba, zona Quadraro arrestando due cittadini moldavi, di 20 e 22 anni, mentre altri tre connazionali di età compresa tra i  17 e 25 anni furono denunciati a piede libero. Da qualche giorno erano stati attenzionati i movimenti dei 5, che con fare guardingo si aggiravano nei pressi degli sportelli bancomat posizionati nel centro storico e, dopo averli seguiti, i Carabinieri giunsero al covo.

Una volta fatta irruzione i militari, si trovarono davanti ad una vera e propria centrale per la clonazione sequestrando centinaia di carte magnetiche sulle quali trasferire i dati carpiti da ignare persone, decine di carte già clonate, pezzi di sportelli bancomat  e vario materiale utilizzato per la clonazione delle carte di credito (skimmer, microcamere e vari microchip). Nella disponibilità del quintetto i Carabinieri trovarono inoltre quaderni e block notes con annotati sia gli indirizzi delle banche da colpire sia disegnate le varie planimetrie degli sportelli da clonare con le “modalità operative” per effettuare la clonazione.

Il sequestro del materiale, con la collaborazione dei Carabinieri Comando Antifalsificazione Monetaria, è stato ritenuto il più rilevante in materia di clonazione di bancomat dall’inizio dell’anno in Italia. L’arrestato ora si trova presso il carcere di Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
 

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