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Venerdì, 19 Aprile 2024
Torpignattara Quadraro / Via di Tor Pignattara

Tagli ai bus, Torpignattara in ginocchio: "Scellerate le riduzione di 409 e 105"

L'allarme del comitato di zona: "Meleo e Stefàno ci ricevano con urgenza"

Il riordino del servizio bus di superficie, l'operazione verità sul fronte trasporti firmata dalla giunta Raggi, ha stravolto le corse anche a Torpignattara. Due le vittime: il 409 che subisce un fortissimo ridimensionamento (51 corse) e il 105 che perde 18 passaggi. A lanciare l'allarme per il pessimo servizio reso al quadrante di Roma est, è il Comitato di Quartiere

"Ci è stato assicurato che sono misure transitorie e, in fondo, capiamo lo spirito dell’iniziativa, ma torniamo a ripetere che la programmazione (anche transitoria) dei servizi non si fa solo coi numeri". E' l'incipit del lungo comunicato diffuso dal Cdq per far luce sulla situazione trasporti di un'area che, lo ricordiamo, ha 50mila utenti. "Tanto per capirci: eliminare 50 corse sulla linea 310 – una linea che transita su un’area fortemente servita – impatta in misura ben inferiore rispetto alla riduzione effettuata nel quadrante Tor Pignattara/Bullicante". Soprattutto alla luce dei tagli già subiti lo scorso anno sulla linea 105. 

"Il pessimo e precario equilibrio attuale si regge sul combinato disposto delle buone frequenze del treno Laziali-Centocelle e delle buone frequenze del 409. Il 105 – unico mezzo sull’asse Labicano che porta a Termini – contribuisce per quel che può con un servizio già largamente insufficiente. Una contrazione nell’offerta di una di queste tre linee rischia di ingolfare ulteriormente un’area che ha un disperato bisogno di mobilità pubblica. L’attuale riordino ne contrae addirittura due! Lasciamo a voi le conclusioni sugli effetti che produrrà questa scelta che non esitiamo a definire irresponsabile".

E' poi il metodo a essere oggetto di contestazioni: "Come in quella dello scorso anno, quello che manca in questa riprogrammazione è la pesatura del servizio nel suo complesso rispetto all’area di riferimento. Non si può intervenire draconianamente sui numeri, senza prendere in considerazione i bacini. Non si possono tagliare servizi, senza prendere in considerazione la rete dei servizi collegati nell’area. Non si può contrarre la mobilità pubblica, senza esaminare gli effetti che in termini di salute pubblica (leggi aumento polveri sottili) si generano sui territori che la subisce".

"Il pessimo e precario equilibrio attuale si regge sul combinato disposto delle buone frequenze del treno Laziali-Centocelle e delle buone frequenze del 409. Il 105 – unico mezzo sull’asse Labicano che porta a Termini – contribuisce per quel che può con un servizio già largamente insufficiente. Una contrazione nell’offerta di una di queste tre linee rischia di ingolfare ulteriormente un’area che ha un disperato bisogno di mobilità pubblica. L’attuale riordino ne contrae addirittura due! Lasciamo a voi le conclusioni sugli effetti che produrrà questa scelta che non esitiamo a definire irresponsabile".

E ancora: "Il bello (o meglio il brutto) di tutto questo è che invece la linea 50 (doppione della 105 da C.ne Casilina fino a Termini) perde solo 10 corse. Questa linea disporrà, quindi, di 100 corse totali, di cui, come sanno tutti quelli che la prendono, oltre la metà viaggeranno scariche. A differenza del 409 e del 105 che, invece, fanno praticamente tutte le corse a pieno carico. A questo punto non aveva più senso tagliare di 20 unità la linea 50 e di 20 la linea 51 (altra stupenda invenzione inutile) così da contrarre solo 20 corse fra 409 e 105?". Da qui l'appello al presidente della Commissione Trasporti, Enrico Stefàno, e all'assessore alla Mobilità, Linda Meleo: "Chiediamo un urgente confronto sul punto". 

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