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Torpignattara Prenestino / Via di Villa Santo Stefano

Torpignattara, no al cemento della Lidl: "Vogliamo l'esproprio dell'area"

Il Cdq Pigneto Prenestino contro la possibile apertura di un centro commerciale in via dell'Acqua Bullicante. "Dobbiamo pretendere un'area verde attrezzata"

​Chiedono l'esproprio dell'area e la progettazione di un parco pubblico. Una lotta contro il cemento che prenderà esempio da quanto già fatto per il Lago Ex Snia. Anche i cittadini del Cdq Pigneto Prenestino si uniscono alla battaglia di Torpignattara contro il centro commerciale Lidl che potrebbe sorgere a breve in via dell'Acqua Bullicante, nel parallelepipedo di verde e capannoni abbandonati compreso tra via San Vito Romano e via di Villa Santo Stefano. 

Un'area che ricade nel Comprensorio Casilino, ampia zona vincolata per la presenza di numerosi reperti archeologici, già strappata al cemento del piano particolareggiato e in attesa di una nuova pianificazione. 

Di certo non c'è ancora niente. La richiesta per la costruzione del centro commerciale, con annesso parcheggio per le auto, è in fase istruttoria, come ha precisato il Campidoglio a seguito di proteste e allarmi lanciati da comitati di residenti e dallo stesso V Municipio.

Ma in fase istruttoria vuol dire che è in valutazione, che il no secco che vorrebbero i cittadini non è stato ancora pronunciato. Ed è abbastanza per proseguire la lotta. Anche perchè alcuni alberi sono già stati abbattuti, nonostante i permessi ancora non ci siano.  

"Dobbiamo pretendere un’area verde attrezzata per le bambine e i bambini gli anziani e tutti noi che abbiamo piacere a goderci una passeggiata in mezzo agli alberi sotto casa" scrive l'associazione che da giorni si incontra in assemblea per discutere del tema. 

"Si può dire no all’ennesimo centro della Grande Distribuzione Organizzata in cui buttare i pochi soldi che abbiamo in tasca per acquistare prodotti alimentari scadenti, che provocherebbe la chiusura dei piccoli esercizi commerciali della zona che hanno duramente resistito alla crisi. Si può bloccare la cementificazione, la storia del lago dell’ex Snia ci racconta che si possono fermare le ruspe". 

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