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Torpignattara Quadraro / Via di Tor Pignattara

Fortunata a Tor Pignattara: il nuovo film di Castellitto all'ombra del parco Sangalli

Jasmine Trinca nel video del backstage: "Non conoscevo il quartiere e ne sono rimasta subito affascinata, come del resto mi affascinano tutti quei luoghi dove è forte l'idea di collettivo, di comunità"

L'acquedotto Alessandrino sullo sfondo del parco Sangalli, i murale di street art, la piazzetta della Chiesa di San Felice. E' Roma est la grande protagonista della nuova pellicola di Sergio Castellitto. Il famoso regista l'ha scelta per ambientare la storia di Fortunata (Jasmine Trinca), una giovane donna che si affatica dalla mattina alla sera con un lavoro di parrucchiera a domicilio, troppo giovane e confusa per crescere la figlia di otto anni e resistere a un marito violento che non si rassegna al fallimento del matrimonio come molto spesso accade. Il film, con accanto a Jasmine Trinca, Stefano Accorsi, Alessandro Borghi Chicano, Edoardo Pesce, Nicole Centanni e Hanna Schygulla, uscirà nelle sale cinematografiche dal 20 maggio. E racconterà qualcosa prima di tutto di Tor Pignattara.   

"Non conoscevo il quartiere e ne sono rimasta subito affascinata, come del resto mi affascinano tutti quei luoghi dove è forte l'idea di collettivo, di comunità" racconta la protagonista Jasmine Trinca nel video del backstage. "Si è subito creata una strana alchimia tra attori e gente del quartiere". Già, numerose comparse sono state selezionate con annunci diffusi nella zona. Qualcuno è sceso sotto casa, ha letto i volantini e si è proposto. Qualcun altro è stato fermato, reclutato e avvicinato alla macchina da presa. Volti stranieri, cinesi, bangladesi, indiani. Un tripudio di colori e tratti somatici a celebrazione del carattere multiculturale del quartiere. 

E c'è anche un po' di Centocelle. Lo stesso Castellitto omaggia a suo modo il quartiere. "Sono nato in via di Tor de'Schiavi - spiega il regista nelle interviste durante il backstage - poi il destino mi ha riportato nella piazzetta della chiesa di San Felice, dove probabilmente ho messo i primi passi. E' un posto molto affascinante, c'è tutta l'urbanistica anni '50 e '60 che affianca resti archeologici dell'antica Roma"

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