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Torpignattara Prenestino / Via di Acqua Bullicante

Sigilli a Lidl, comitati contro la riapertura: "Istanza in Procura"

Il coordinamento No Cemento a Roma Est si scaglia contro la decisione dei giudici di proseguire le indagini per abuso d'ufficio ed edilizio pur consentendo al supermercato di restare aperto

"Dopo dieci mesi di mobilitazione non sorprende che le indagini della Procura abbiano portato al sequestro del supermercato Lidl, sorprende invece che, la stessa Procura, abbia concesso la facoltà d’uso, solo 24 ore dopo l’ordinanza di chiusura". I comitati che per mesi hanno lottato contro la realizzazione del centro commerciale di via dell'Acqua Bullicante, non ci stanno. La decisione a poche ore dai sigilli per abusi edilizio e d'ufficio, di continuare le indagini ma consentendo all'attività di restare aperta, non è piaciuta agli attivisti.  

"Dal 10 marzo si sta consentendo la facoltà d'uso di un edificio costruito illecitamente, permettendo un'attività che, dopo i danni già provocati, sta producendo, in pochi giorni, nuove gravi conseguenze per la salute delle persone e l'integrità dell'ambiente. 

E' stato già denunciato da numerosi abitanti l’aumento di inquinamento (atmosferico, acustico, luminoso) per l’evidente aumento di traffico, all’interno dell’area e su via dell'Acqua Bullicante a pochi passi da un ospedale e da una scuola, causato dalle macchine e dai camion ma anche dagli impianti del supermercato".

Di oggi la deposizione di un’istanza in Procura per chiedere la revoca della facoltà d’uso del supermercato. E per domenica 20 marzo alle 16, un'altra assemblea pubblica presso il Lago ex Snia, "simbolo delle lotte di un intero territorio contro speculatori, politicanti e affaristi".

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