Il Karawan Fest cerca fondi: l'appello di Alessandro Borghi, attore di Suburra

"Se ci volete aiutare, cliccate qui". L'appello del Karawan Fest corre sul web. Obiettivo: raccogliere on line 1500 euro. Mancano 40 giorni e ad oggi la cifra ammonta a 410. La rassegna del cinema migrante, in programma dal 24 al 27 novembre a villa De Sanctis, quest'anno tutta al femminile, si autofinanzia per la sua quinta edizione con gli aiuti dei cittadini. E ad appoggiare la causa c'è anche un volto noto del cinema nostrano.  

"E' un festival bellissimo che si svolgerà a Torpignattara, usate il crowdfunding, uno strumento meraviglioso, e aiutate il Karawan. Daje!". Alessandro Borghi, attore romano tra i protagonisti di Suburra e di Non essere cattivo, invita tutti con un video in rete a sostenere la rassegna, unica in Italia a trattare i temi di integrazione e compenetrazione tra culture con ironie, e un pizzico di leggerezza. 

"Ci siamo inventati Karawan nel 2012 - scrivono gli organizzatori nel comunicato stampa dell'evento - come espressione del vissuto di uno dei quartieri più melting pot d’Europa: TorPignattara, a Roma. Un laboratorio spontaneo di convivenze dove non mancano tensioni e problemi ma in cui da decenni le persone trovano "naturalmente" il modo di capirsi".

Per questo Karawan è innanzitutto una festa: una rassegna di commedie e documentari da tutto il mondo, il cui primo obiettivo è quello di sovvertire stereotipi e luoghi comuni che creano barriere tra le persone e abbattere la diffidenza verso l’altro con il sorriso, perché siamo convinti che il sorriso sia il terreno naturale d'incontro fra le diverse culture del mondo, il luogo ideale in cui scompaiono le differenze e ci si riscopre umani. 

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