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Giovedì, 25 Aprile 2024
Torpignattara Via Francesco Laparelli

Mercato Laparelli, il progetto del Cdq: bando per gli stalli vuoti e apertura dalle 6 alle 22

A presentare nero su bianco un progetto per il salvataggio dell'area, che sembrerebbe aver incontrato il favore degli operatori dei banchi e del V municipio, è il comitato di quartiere Torpignattara

Una piccola rivoluzione copernicana per rianimare un luogo che non ha più senso di esistere. Abbandonato al degrado da tempo, con pochi banchi rimasti, uccisi dalla concorrenza di frutterie e grandi centri commerciali, al mercato Laparelli serve un giro di giostra. Un nuovo assetto organizzativo che, chissà, potrebbe fare da modello per azioni di riqualifica di altri mercati rionali di Roma. 

A presentare nero su bianco un progetto per il salvataggio dell'area, che sembrerebbe aver incontrato il favore degli operatori dei banchi e del V municipio, è il comitato di quartiere Torpignattara. Si tratta di rivedere un po' tutto, dall'orario di apertura alla gestione delle bancarelle, alla merce venduta. Tocca far incontrare nuovamente la domanda con l'offerta. 

"La nostra idea è quella di superare l’attuale configurazione della struttura - spiegano dal Cdq - che, di fatto, prevede solo funzioni di natura commerciale (sia alimentari sia d’altro tipo). Pensiamo che uno spazio del genere rappresenti una grande opportunità per il quartiere se adeguatamente riconfigurato e per questo abbiamo avviato un lavoro di analisi della situazione esistente rilevando criticità insormontabili nel mantenimento dell’attuale assetto. Criticità che stanno portando un progressivo abbandono proprio del mercato da parte degli operatori commerciali".

IL PROGETTO - Ecco i punti della ricetta proposta dai cittadini del comitato. Si parte con il dichiarare la struttura "Mercato a statuto speciale", poi si destina, con apposito bando pubblico, parte degli stalli disponibili ad artisti, makers, artigiani, designers, architetti, e parte ad associazioni del territorio. Dopo di che si elabora un progetto di comunicazione globale che dia conto di tutte le realtà presenti, con pubblicità agli eventi, alle attività, ai prodotti, ai banchisti storici etc.

POSTEGGI VUOTI A BANDO - La "meccanica" della proposta è molto semplice e prevede che gli stalli vengono dati in affitto – con la tariffa prevista per i posteggi in sede propria – per due anni ai vincitori del bando. Tutti coloro che intendono partecipare al bando oltre a presentare un progetto che descriva l’attività che intendono avviare devono obbligatoriamente presentare un progetto che abbia ricadute dirette sulle struttura (ad esempio la manutenzione degli spazi interni o esterni) oppure sul quartiere. 

Il rinnovo dell’assegnazione (sempre per 2 anni) è sottoposto alla valutazione dei risultati del progetto presentato da parte di una commissione (la partecipazione alla commissione deve essere a titolo gratuito). Gli stalli che eventualmente si liberano potranno essere assegnati ad altre realtà con analoga procedura di selezione. 

APERTURA DALLE 6 ALLE 22 - "Siamo convinti che questo progetto possa in tempi ragionevoli portare ad una decisa inversione di tendenza rispetto ad oggi in quanto apporta immediati benefici" spiegano dal Cdq. Aperto dalle 6 alle 22 andrebbe a costituire anche un presidio sociale per la zona. E in generale la creazione di postazioni dedicate alle associazioni capaci di animare quotidianamente il mercato risolverebbero almeno in parte il problema degrado. Il piccolo distretto produttivo, tarato su servizi e beni ad alto valore aggiunto, apporterebbero poi benefici per tutto il tessuto commerciale. 

"Il progetto è stato condiviso con la cooperativa che gestisce il mercato e con gli operatori che hanno salutato la proposta con grande favore - concludono dal comitato - allo stesso tempo abbiamo portato il progetto a conoscenza sia del Muncipio Roma V sia dell’Assessorato al Commercio del Comune di Roma. Entrambi hanno mostrato grande interesse per la formula da noi proposta riconoscendogli il valore di proporre un modello possibile per far uscire dall’impasse il tessuto dei mercati rionali della Capitale.

Speriamo che le istituzioni abbiano la sensibilità e la lungimiranza di vedere in questa soluzione una prospettiva – concreta e a costo praticamente zero – di sviluppo e rilancio di una struttura che giorno dopo giorno sta assumendo i connotati di un fantasma urbano".


 

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