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Venerdì, 26 Aprile 2024
Torpignattara Quadraro / Viale dell'Acquedotto Alessandrino

Parco Sangalli a due mesi dal progetto Cesv: "Meno rifiuti e più pulizia. Resta lo spaccio"

A due mesi dalla partenza del progetto Sangalli Community Value, presentato da un gruppo di associazioni aventi per capofila il CdQ Tor Pignattara, vincitore del Bando CESV Socialmente 2, si tirano le somme

Pulizia giornaliera, feste e incontri nell'area, educazione al bene comune. A due mesi dalla partenza del progetto Sangalli Community Value, presentato da un gruppo di associazioni aventi per capofila il Comitato di Quartiere Tor Pignattara, vincitore del Bando CESV Socialmente 2, si tirano le somme. 

Dalla drastica diminuzione del quantitativo di rifiuti prodotto nel polmone verde, al lieve aumento del livello di sicurezza percepita, al permanere però di spaccio e clochard che dimorano sotto gli archi. Riportiamo di seguito integralmente il report stilato dal Comitato di Quartiere, frutto dell'esperienza diretta degli operatori e delle interviste raccolte tra i residenti fruitori dell'area. Ecco cosa vuole dire avere una presenza costante che si prende cura del territorio. 

Segnaliamo la diminuzione dei rifiuti di circa 250kg (segnale che si conferisce meglio e meno) e l'aumento del riciclabile, dovuto soprattutto alla presenza massiccia di bottiglie di vetro che costituiscono il 60% del rifiuto raccolto.

Una situazione allarmante che rende evidente come lo spazio sia luogo di consumo massiccio di alcolici e che forse andrebbe avviata una seria campagna di sensibilizzazione proprio nell'area sui rischi derivanti da tale consumo. Suggeriamo anche di valutare se non sia opportuno contattare qualche società di green economy per installare un raccoglitore di vetro presso il bocciofilo (magari con un sistema di premialità in buoni sconto o punti spesa).

La presenza di rifiuti speciali (siringhe soprattutto) è in netto calo. Un segnale che può essere interpretato in due modi: i consumatori "amano" di meno il parco e quindi consumano altrove oppure, nonostante gli effetti delle sostanze, si adeguano al nuovo corso evitando di buttare in strada lo scarto dell'uso.

Purtroppo al calo del consumo non corrisponde quello dello spaccio che, a quanto riferito, è ancora fiorente nell'area. Così come la presenza di senzatetto che usano gli archi come ricovero di fortuna. Abbiamo segnalato la cosa ai servizi sociali per cercare di capire se questi soggetti fragili ed in difficoltà possano avere una sistemazione degna di questo nome. Allo stato attuale nessuna risposta e noi ci limitiamo a mantenere pulita "la loro casa" di emergenza.

Dalle interviste si rileva un leggero miglioramento nella percezione della sicurezza complessiva del Parco mentre in termini assoluti (complice la bella stagione) registriamo un aumento di bivacchi notturni e frequenti casi di ubriachezza molesta.

Infine le abitudini d'uso che non sono di molto modificate. Forse a causa del caldo meno persone praticano sport mentre lo spazio è diventata meta fissa di feste e ritrovi (soprattutto per sudamericani) che dimostrano una buona sensibilità ambientale (portano via da soli gli scarti alimentari e non lasciano rifiuti visibili sul parco).

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