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Conoscenza, saperi e progettualità: nasce la Scuola Popolare di Torpignattara

E' SPOT, un progetto didattico e formativo,che nasce con l'obiettivo di farsi promotori, come comunità cittadina, di una diversa forma di comunicazione del sapere e della conoscenza. Promosso dal Cdq Torpignattara

Il 21 Gennaio 2015 alle ore 18.00, presso l’Aula Consiliare di Piazza della Marranella, nell’ambito degli eventi di #tuttoatorpigna, verrà ufficialmente presentata S.P.O.T.: Scuola Popolare di Tor Pignattara.

Il progetto, ideato da Stefania Ficacci (Ricercatrice di storia della città e del territorio, Università di Roma La Sapienza), è promosso dal Comitato di Quartiere Tor Pignattara – realtà storica del quartiere e attiva nella promozione, vivificazione, partecipazione e progettualità territoriale – e da un gruppo di associazioni da sempre impegnate nella formazione, interpretazione del territorio e nella trasmissione del sapere (Associazione Culturale Thamus, Ricercare per raccontare, Progetto culturale Citytelling – Racconti dalla città, Associazione Culturale GoTellGo).

Cos’è S.P.O.T

La Scuola Popolare di Tor Pignattara è un progetto didattico e formativo,che nasce con l’obiettivo di farsi promotori, come comunità cittadina, di una diversa forma di comunicazione del sapere e della conoscenza, che consenta uno scambio reciproco fra ricerca e cittadinanza locale – secondo il principio della partecipazione attiva della società civile – per proporsi come ideatori e moltiplicatori di attività culturali dentro e per il territorio. Seguendo questa linea di intervento saranno i ricercatori ad incontrare gli studenti, presentando la loro offerta formativa come restituzione della propria ricerca, indicando aspetti metodologici e didattici, promuovendo il dialogo ed il confronto e favorendo lo sviluppo di idee progettuali finali e escursioni sul territorio. In questo modo sarà possibile individuare quali risorse storiche, artistiche, sociali sono presenti sul territorio e quali tipologie di interventi culturali sono necessarie per avviare processi economici valorizzanti le professionalità locali.

Gli obiettivi raggiunti saranno quattro: l’apertura di percorsi di conoscenza e di ricerca sul patrimonio storico, artistico, ambientale e sociale del quartiere; l’individuazione di strumenti e di metodologie per avviare progetti culturali e sociali di intervento originali e consapevoli; la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, ambientale e sociale presente sul territorio; la creazione di un presidio formativo permanente sul territorio.

Come si svolge? La “Scuola popolare di Tor Pignattara” è un contenitore didattico-formativo che ha l’obiettivo di comunicare il sapere in modi nuovi, attraverso voci giovani ma competenti, su saperi che possano trasformarsi in percorsi di partecipazione e progettualità territoriale.

Il progetto partirà a Marzo con 8 laboratori, ognuno incentrato sull’approfondimento di una risorsa presente sul territorio, attraverso l’incontro con ricercatori e esperti che possano fornire metodologie e strumenti di studio/intervento.

L’escursione sul territorio rappresenterà un momento formativo indispensabile per individuare problemi e potenzialità delle risorse e per individuare gli strumenti di intervento più idonei per mettere in efficienza le risorse.

Alla fine del percorso formativo, i partecipanti saranno invitati ad elaborare un proprio progetto di ricerca/intervento, come elaborato finale. Fra essi sarà possibile individuare quelli maggiormente idonei ad essere presentati nell’ambito di bandi nazionali ed europei.

A conclusione di questo primo ciclo, sarà organizzata una giornata di studi con l’intervento di studiosi e aperta alla partecipazione delle istituzioni, organizzazioni e associazioni presenti sul territorio.

La Scuola è rivolta a tutti i cittadini del quartiere ma con diverse gradazioni d’accesso in relazione alle tipologie dei corsi proposti.

Ad esempio i primi laboratori saranno rivolti specificatamente e giovani laureati, anche dottorandi o dottori di ricerca, con un limite massimo di età di 35 anni e un curriculum di studi che comprenda discipline umanistiche e scientifiche relative allo studio del territorio, della città, delle comunità urbane e rurali, del patrimonio artistico e culturale di Roma e della sua provincia, della conservazione e valorizzazione dei beni storico-artistici, dello studio dei fenomeni di integrazione culturale e sociale e di recupero delle marginalità.

Gli altri corsi/laboratori/workshop che inizieranno a partire dall’autunno prossimo avranno ovviamente diversi criteri d’accesso che il coordinamento della scuola fisserà di concerto con le associazioni che proporranno l’intervento didattico formativo.

La frequentazione ha il solo costo dei materiali distribuiti e del rimborso spese dei docenti è in corso di definizione. Alla fine del percorso didattico sarà rilasciato un attestato di partecipazione, utile per la richiesta di eventuali crediti formativi.

Per ragioni di didattica e logistica il numero massimo di partecipanti è fissati in 25 soggetti.

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