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Martedì, 16 Aprile 2024
Torpignattara Viale Antonio Averulino Filarete

Via Filarete e il boom dell'eroina: i cittadini in Municipio con un secchio di siringhe usate

Sono tutte quelle raccolte in una mattina sul prato di via Filarete. Il Comitato di Quartiere chiede un giro di vite all'ente di prossimità su manutenzione e pulizia. Ma l'area è privata e il Municipio ammette: "Abbiamo fatto poco"

Un cestello pieno di siringhe usate, raccolta in poche ore nel pratino di via Filarete, e consegnato come provocazione al presidente Palmieri dal comitato di zona. "Se volessimo riusciremmo a portarne un secchio pieno ogni 15 giorni". 

Già, perché a Torpignattara, l'area di via Filarete è da anni rifugio di tossici e il pratino discarica a cielo aperto. Da anni i residenti combattono per chiedere pulizia e manutenzione. Invano. E così ieri mattina sono andati in via di Torre Annunziata, a rendere conto al minisindaco del bottino 'trafugato'.  

L'area, lo ricordiamo, è proprietà di privati, e nonostante l'amministrazione abbia tentato di convincere i proprietari ad un uso pubblico almeno di una parte, la risposta è sempre stata "no". Lo spiega lo stesso assessore ai Lavori Pubblici del parlamentino, Stefano Veglianti, interpellato sul problema dall'agenzia di stampa Omniroma.  

"I proprietari da tempo hanno avanzato l'intenzione di costruire palazzi abitativi su quel costone in discesa - ha spiegato Veglianti - peraltro il tufo sottostante è anche cedevole e infatti tempo fa una parte è venuta giù e abbiamo dovuto metterla in sicurezza". 

Veglianti ammette che quel punto verde è affidato per la pulizia e la manutenzione proprio al municipio: "Non è stato fatto abbastanza da parte nostra - dice - ma la situazione è bloccata anche per le pretese di edificazione della proprietà". E poi c'è la piaga eroina, con un quadrante che è fermo agli anni '80. Siringhe Filarete 2-2

"Proprio nel momento in cui si sta rapidamente diffondendo l'uso dello stupefacente anche tra gli immigrati, il Ser.T. Di via Casilina è stato depotenziato e ridotto di alcuni servizi - continua ancora Veglianti - siamo di fronte ad un fenomeno diverso da quello degli anni '80, potremmo definirlo di eroina 2.0 contro il quale la risposta non può essere soltanto di tipo repressivo". 

L'installazione di un distributore automatico di siringhe h24 fuori dalla farmacia di via Filarete ha contribuito a peggiorare la situazione, dice il vice-presidente: "I ragazzi tossicodipendenti arrivano lì, prendono la siringa, si bucano e la buttano per strada". 

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