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Venerdì, 19 Aprile 2024
Torpignattara Quadraro / Via di Tor Pignattara

Torpignattara contro il centro Lidl: "Il Comune nega l'accesso agli atti"

Associazioni e comitati ancora sul piede di guerra. Le ruspe per la realizzazione del supermercato in via dell'Acqua Bullicante sono a lavoro, ma su procedure e vincoli archeologici restano ombre da chiarire 

Alla battaglia cittadina contro il supermercato Lidl, si aggiungono Carte In Regola, Cittadinanzattiva e Italia Nostra. Le tre associazioni civiche, con due diversi documenti, prendono posizione contro il cemento e contro le ombre che sembrerebbero addensarsi sul rilascio dei permessi. 

Sì, perché nonostante le ruspe stiano continuando a lavorare per la realizzazione del centro commerciale, in via dell'Acqua Bullicante nessuno si arrende all'edificazione del quadrilatero compreso tra via di Villa Santo Stefano e via di San Vito Romano. La protesta dei cittadini nasce dall'esistenza sul terreno di un vincolo archeologico e paesaggistico stabilito da un decreto ministeriale del '95. La stessa area però non rientrerebbe nel perimetro in oggetto secondo le carte del PTPR (Piano Regolatore). 

Un errore per comitati e municipio, ma la Sovrintendenza, chiamata in causa a dirimere il caos burocratico, ha dato ragione a quanto scritto nel Piano. Servirebbe anche il parere della Soprintendenza paesaggistica, ma ancora non è arrivato. E il ministero dei Beni Culturali non si è ancora espresso a riguardo. Insomma, l'autorizzazione c'è e le ruspe sono a lavoro. Ma associazioni e comitati vogliono andare a fondo, a cominciare dalla visione degli atti depositati per il rilascio dei permessi presso il dipartimento alle Attività Produttive di via dei Cerchi. 

L'ACCESSO AGLI ATTI - "Ci è stata negata in due occasioni la visione degli atti, perfino ai consiglieri presenti che hanno fatto richiesta il 6 ottobre e per i quali non vale la discrezionalità degli uffici". Così raccontano da No Cemento a Roma Est, coordinamento in lotta contro le speculazioni edilizie nel quadrante. Gli attivisti, insieme al presidente Palmieri, avevano già portato in via dei Cerchi le anomalie legate al vincolo e l'eventuale illegittimità della procedura prima dell'estate. 

"Il motivo ufficiale del diniego è l'assenza per ferie della dirigente responsabile che però al suo rientro martedì 20 Ottobre dovrà necessariamente darne copia alla Commissione, che si è impegnata a fornirli al comitato il giorno stesso.

Dopo numerose ore in cui abbiamo ricostruito tutte le anomalie della procedura e messo in chiaro le inadempienze dell'amministrazione, chiedendo la revoca definitiva della concessione, abbiamo ottenuto che la Commissione richieda agli uffici competenti di verificare le condizioni per una sospensione in autotutela dei lavori". Ma ancora è presto per dichiarare vittoria. Per venerdì è in programma un sopralluogo sull'area. 

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