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Torpignattara Prenestino / Via di Villa Santo Stefano

Torpignattara e il supermercato al posto del verde, il Campidoglio frena: "Stiamo valutando"

Ancora non c'è nessun permesso a costruire. La domanda per la realizzazione di un centro commerciale Lidl nell'area in oggetto è al vaglio degli uffici tecnici. Il Municipio: "Serve comunque una nuova pianificazione urbanistica per il Comprensorio Casilino"

Siamo ancora alle valutazioni, permessi firmati dai tecnici capitolini non ce ne sono. La domanda per la costruzione di un supermercato Lidl nel cuore di Torpignattara è in fase di istruttoria all'ufficio urbanistica, che sta "procedendo a un'attenta verifica delle attività edilizie in corso". A comunicarlo per calmare gli animi dei cittadini già sulle barricate contro il pericolo cemento, gli assessorati alla Trasformazione urbana e alla Roma Produttiva tramite nota stampa.

La notizia dell'arrivo imminente di un centro commerciale nell'area privata, abbandonata tra capannoni in disuso, immondizia sparsa e verde incolto, compresa fra via Acqua Bullicante, via San Vito Romano e via di Villa Santo Stefano, ha scatenato il panico. I residenti, affacciati alle finestre increduli davanti agli alberi abbattuti dalle ruspe, hanno subito allertato comitati e associazioni. E svelato l'arcano c'è chi ha fatto due più due: il terreno ricade nel Comprensorio Casilino, area vincolata paesaggisticamente e archeologicamente dal Vincolo Ad Duas Lauros (DM 21/10/1996 - Pubblicato 10/02/1996), che tutto può accogliere tranne un supermercato con annessa spianata di cemento per i posti auto. 

"Siamo davanti a un chiaro abuso edilizio" hanno subito denunciato i membri dell'Osservatorio Casilino, che insieme al Comitato di Quartiere Torpignattara hanno chiesto una sospensione dei lavori, quanto meno il tempo di effettuare ulteriori verifiche. La comunicazione del Campidoglio dunque calma le acque. Anche se il caso, nello specifico ancora al vaglio, apre un altro tema. 

A rendere possibile l'eventuale realizzazione del centro commerciale, di fatto bypassando i vincoli, è il vuoto normativo lasciato dal Piano Particolareggiato Casilino, stracciato mesi fa dalla giunta Marino. Niente appartamenti (oltre tre mila quelli previsti dalle carte approvate nel 2001) nell'unico polmone verde del quadrante, grazie al muro issato da cittadinanza e Municipio che si sono opposti con tutte le forze alla realizzazione delle palazzine. Una vittoria arrivata dopo una lunga, lunghissima, battaglia che rischia di svuotarsi di significato in assenza di una pianificazione sostitutiva. 

"La vicenda del supermercato su via dell’Acqua Bullicante, nella parte finale del Comprensorio Casilino, sottolinea ancora una volta quanto il Municipio Roma V sta sollecitando ormai da tempo, ovvero la necessità di riavviare, e concludere, l’iter di formazione e approvazione del Piano Particolareggiato che riguarda tale ambito" scrivono in nota il presidente del parlamentino, Giammarco Palmieri, e l'assessore all'Urbanistica, Giovanni Assogna. 

"Il rischio - spiegano - in mancanza di tale strumento, è che rimanga in piedi il pericolo di cementificazione selvaggia già sventato dal Municipio e dai cittadini negli anni scorsi, o che soggetti privati possano avviare interventi diretti che avrebbero come conseguenza quella di erodere territorio e di smarrire l’unitarietà dell’ambito".

Da qui l'appello all'assessore Caudo: "Abbiamo sempre rivendicato la necessità che nel Comprensorio Casilino non vengano previste nuove edificazioni e che venga istituito un ecomuseo, e questo intendiamo trasformarlo in un atto definitivo di pianificazione urbanistica. Rinnoviamo, quindi, all’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale, Giovanni Caudo, la cui sensibilità nei confronti di quest’area è confermata dalla scelta di cestinare definitivamente la versione del Piano Particolareggiato presentata dal Comune nella passata consiliatura, la ormai non più rinviabile necessità di dare inizio ai lavori per la redazione del nuovo Piano, rispetto al quale il Municipio è pronto ad assumere un ruolo centrale di promotore e coordinatore".

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