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Torpignattara Prenestino / Via San Vito Romano

Torpignattara, nessuno ferma la Lidl: i cantieri avanzano nel silenzio di Comune, Regione e municipio

No Cemento a Roma Est, sigla che riunisce associazioni e comitati di cittadini, continua la battaglia contro il supermercato. Ma le ruspe lavorano, forti di un permesso più che valido

I lavori sono in corso, perché l'autorizzazione ottenuta di fatto è valida. Comune, Regione, municipio, o non si muovono o hanno le mani legate. La cittadinanza però non molla le proteste. Perché in un quartiere tra i più densamenti popolati d’Europa e dove mancano i parchi pubblici, si è deciso di costruire l’ennesimo supermercato? E' la domanda di No Cemento a Roma Est, sigla che riunisce associazioni e comitati di cittadini in lotta contro la costruzione di un supermercato Lidl a Torpignattara. 

Un enorme centro commerciale con spianata di cemento per il parcheggio che sorgerà nel quadrato di verde abbandonato compreso tra via dell'Acqua Bullicante, via di San Vito Romano e via di Villa Santo Stefano. L'area è vincolata per il decreto ministeriale del '95 che stabilisce un vincolo sull'area del Comprensorio Casilina, la via però non rientrerebbe nel perimetro in oggetto secondo le carte del PTPR (Piano Regolatore). 

Un errore per comitati cittadini e municipio, ma la Sovrintendenza, chiamata in causa a dirimere il caos burocratico, ha dato ragione a quanto scritto nel Piano. Servirebbe anche il parere della Soprintendenza paesaggistica, ma ancora non è arrivato. E il ministero dei Beni Culturali non si è ancora espresso a riguardo. Insomma, l'autorizzazione è valida e le ruspe infatti sono a lavoro. Hanno sradicato alberi e erbacce e sono pronti a eseguire l'opera. Questa sera l'ennesima assemblea pubblica dei residenti. E intanto dalle istituzioni, tutto tace. 

In Campidoglio regna il silenzio. La Regione, competente in parte per le questioni urbanistiche, sembrava pronta a revocare la concessione edilizia, salvo fare marcia indietro dopo il parere della Sovrintendenza. Il municipio non può nulla, e dopo aver emanato un'ordinanza di stop che non era nelle sue competenze e che di fatto è servita solo a comunicare una posizione politica, resta a guardare.

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