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Torpignattara Prenestino / Via Labico

Torpignattara, via Labico pericolosa per chi va a piedi: "Serve corridoio pedonale"

La proposta dal Cdq Torpignattara. "La soluzione, di fatto, contrarrebbe l’attuale carreggiata di circa 50-60cm e dovrebbe mantenere inalterati gli standard di necessari sia per il transito di veicoli privati sia quelli di emergenza"

Via Labico è una delle tante strade del quartiere che non offre infrastrutture tali da garantire la sicurezza del transito pedonale. Non ha i marciapiedi e così veicoli e pedoni condividono la carreggiata con prevedibili rischi per i secondi. Non è successo nulla fin'ora, un po’ per fortuna, un po’ perché gli abitanti residenti nell’area dei Villini Santa Maria sono costretti a muoversi solo con l’automobile proprio per l’assenza di adeguati corridoi pedonali. Per non parlare poi dell’assenza di autobus che rende la mobilità dell’area prossima allo zero.

Una soluzione possibile sarebbe quella di creare un corridoio pedonale su Via Labico, da Piazza di Sessa Aurunca fino all’incrocio con Via Policastro, in modo da consentire ai residenti di poter raggiungere in sicurezza i servizi del plesso situato alla fine di Via Labico (palestra, asilo nido etc.), sia di poter accedere alla Scuola Carlo Pisacane. Ma in via generale di poter raggiungere facilmente l’area dell’Acqua Bullicante e i relativi servizi, spazi commerciali, mezzi pubblici. La proposta arriva dal Comitato di Quartiere Torpignattara. 

"Nel laboratorio di urbanistica e mobilità abbiamo affrontato l’argomento che ci è stato portato all’attenzione da alcuni cittadini e abbiamo elabarato un’idea, a dire il vero banale, che consiste nel creare il corridoio tramite parapedonali che consenta un transito pedonale a senso unico alternato. Più o meno quanto è stato fatto in analoghe “strade strette” del Municipio come in Via Fanfulla da Lodi. La soluzione, di fatto, contrarrebbe l’attuale carreggiata di circa 50-60cm e dovrebbe mantenere inalterati gli standard di necessari sia per il transito di veicoli privati sia quelli di emergenza. La soluzione, ovviamente, renderebbe impossibile il transito dei mezzi pesanti. Problema di cartapesta, in quanto tale transito andrebbe proprio vietato a causa della situazione di fragilità geologica dell’area (onestamente non sappiamo se tale misura sia già esistente, se lo fosse facciamo notare che non è rispettata)".

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