Approvato il bilancio del V municipio, Palmieri: "Sollevati, non soddisfatti"
140mila euro in meno su un bilancio di 21 milioni, il Presidente: "Cifra infinitesimale ma per l'anno prossimo ci aspettiamo di più". L'opposizione: "Si tagliano servizi essenziali"
Al termine di una seduta estenuante che si è protratta fino a mezzanotte inoltrata il municipio V ha approvato il bilancio di previsione annuale 2013 con 14 voti favorevoli e 7 contrari. A differenza delle ultime sedute di consiglio questa volte l’opposizione ha votato compattamente contro, mentre il centrosinistra ha difeso la necessità della manovra, visto anche l’SOS lanciato dal Campidoglio che negli scorsi mesi ha paventato addirittura il default del Comune di Roma.
Secondo la maggioranza poi, il V municipio paga sì dazio all’austerity imposta dalla giunta comunale, ma in misura molto minore rispetto agli altri municipi romani. Al contrario "non ci saranno particolari tagli rispetto all’anno scorso - ci spiega il Presidente Giammarco Palmieri -. In media gli altri municipi hanno ridotto la propria spesa del 12%, noi di 100mila euro rispetto ad un totale di 21 milioni, una percentuale infinitesimale".
SOLLEVATI, NON SODDIFATTI - Il segno meno però compare anche questa volta. "Siamo sollevati ma non possiamo dirci soddisfatti", commenta Palmieri. "Considero questo bilancio come una manovra d’emergenza. Capiamo le condizioni e quindi lo accettiamo, ma il primo bilancio della giunta Marino sarà quello del prossimo anno". E il Presidente ha già qualche idea su quella che dovrà essere la prima manovra targata centrosinistra: "Ci aspettiamo che venga ripristinato il Piano Investimenti, fermo da anni, ma sopratutto che il bilancio venga scritto insieme ai Municipi seguendo il principio del decentramento".
LA MANOVRA - Quanto alla manovra la scure dei tagli si abbatterà quasi per intero sul settore manutenzione. Una decisione sofferta ma inevitabile secondo Palmieri. "Non potevamo fare altrimenti dal momento che le spese per gli organi politici sono già ridotte all’osso così come le spese per le politiche sociali per le quali abbiamo invece incrementato i fondi. Una scelta che ci consentirà di arrivare a fine anno abbastanza tranquillamente".
IL PDL: "SI TAGLIANO SERVIZI ESSENZIALI" - Il testo portato in aula dal centrosinistra non è piaciuto alle opposizioni che lo hanno bersagliato con una valanga di emendamenti. A fare la parte del leone il Pdl con 32 proposte di correttivi (cinque gli emendamenti di Fratelli d’Italia, tre della lista Marchini).
Il capopgruppo Pdl Walter Pacifici attacca la maggioranza: "Iniziamo col dire che i tagli sono di 140 mila euro e non di 100mila come dichiarato dal Presidente. Bisogna poi leggere bene tra le righe del bilancio perché alcuni tagli colpiscono pesantemente il sociale e servizi essenziali per i cittadini. Ad esempio sono stati tagliati ulteriorme
nte i fondi per la cura del verde.
"Gli emendamenti del Pdl, tutti bocciati dalla maggioranza, riguardavano appunto la manutenzione del territorio: ci sono strade - accusa Pacifici - che non vengono manutenute da anni, non è possibile offire questo spettacolo ai cittadini".
ALEMANNO E MARINO: DUE PESI E DUE MISURE - "La principale anomalia che balza agli occhi - continua Pacifici - è che gli stessi consiglieri che l’anno scorso criticavano i tagli di Alemanno ora difendono strenuamente quelli di Marino. Un controsenso visto che si parla di 140mila euro in meno rispetto al bilancio del 2012 . Non si può criticare sempre e solo a seconda di chi siede in Campidoglio".
Pacifici se la prende infine con la consuetudine tutta romana di approvare il bilancio a fine anno, quando i conti sono già stati fatti e le spese sostenute. "Quest’anno c’erano le elezioni, mentre in passato era colpa delle casse comunali sempre vuote. Mi auguro che con il decreto 'Salva Roma', 450 milioni di euro stanziati dal governo per evitare il default della Capitale, si torni alla normalità: i conti si fanno all’inizio, non ci sono più scuse".
