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Venerdì, 26 Aprile 2024
Pigneto

Ecomuseo Casilino: se ne parla a Piazza della Marranella

Al dibattito pareteciperannom tra gli altri, Rita Paris (capolista al consiglio comunale per la Lista Civica Marino), e il presidente Giammarco Palmieri

Il 13 maggio alle ore 19.00 nella Sala Consiliare di Piazza della Marannella si tornerà a parlare del progetto dell'Ecomuseo, uno dei punti forti del programma di Giammarco Palmieri, presidente dell'ex VI municipio e candidato alle prossime elezioni del 26 e 27 maggio. Il dibattito è stato organizzato da Giulia Pietroletti (candidata al consiglio del V Municipio per la Lista Civica Marino). Nel corso del dibatitto interverranno  Rita Paris (capolista al consiglio comunale per la Lista Civica Marino), Alessio Conti (candidato al consiglio comunale per la Lista Civica Marino) e appunto Giammarco Palmieri.

"Il nuovo V municipio - si legge nel comunicato degli organizzatori - possiede un patrimonio culturale, storico e ambientale di grande rilievo, ma scarsamente fruito e, quindi, non valorizzato. L’istituzione di un Ecomuseo nel territorio, renderebbe giustizia alle importanti testimonianze del passato e naturali come l’acquedotto Alessandrino, il mausoleo del Torrione, le catacombe di S. Marcellino, il Mausoleo di S. Elena, Villa Gordiani, i colombari della Via Prenestina, le torri medioevali e quanto presente nel comprensorio archeologico denominato Ad Duas Lauros.

Inoltre
- si legge ancora nel comunicato - la realizzazione di un museo diffuso valorizzerebbe anche aspetti immateriali della cultura, intervenendo sullo spazio della comunità nel suo divenire storico, proponendo "come oggetti del museo" il paesaggio nel suo complesso, il saper fare, le testimonianze orali della tradizione, ecc.
L'ecomuseo si occuperebbe anche di attività didattiche e di ricerca grazie al coinvolgimento diretto della popolazione e delle istituzioni locali: sarà fondamentale a questo fine recuperare nuovi spazi pubblici in cui generare cultura anche tramite aggregazione e promozione di attività sociali.
Un ecomuseo non sottrae beni culturali ai luoghi dove sono stati creati, ma si propone come uno strumento di riappropriazione del proprio patrimonio culturale da parte della collettività con la conseguenza di promuovere il territorio ad attrazione turistica, con tutte le ricadute positive occupazionali ed economiche che questo comporta".



 

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