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Venerdì, 26 Aprile 2024
Pigneto

Municipio V, nuovo consiglio ma vecchi vizi: la denuncia del vice presidente Giuliani

All'ordine del giorno la nomina di una Commissione Speciale per riorganizzare i servizi. Scettico il vice presidente vicario: "Inammissibile creare commissioni ad hoc per garantire vecchi privilegi"

Mercoledi 17 luglio seconda seduta del Consiglio Municipale di Roma V,  all'ordine del giorno l'insediamento della Commissione delle Elette e la nomina di una Commissione Speciale che a detta dei proponenti dovrebbe lavorare sulla riorganizzazione dei servizi e sulla loro dislocazione al fine di renderli efficienti, omogenei e all'insegna della economicità evitando sprechi e soprattutto metodi di lavoro diverse che pur c'erano nei due vecchi municipi. E' questo il ragionamento che è sembrato farsi strada nella recente conferenza dei capogruppo.

E tuttavia che qualcosa non vada liscio come i numeri imponevano si era già visto nella seduta di insediamento del Presidente Palmieri che vide alcuni voti della maggioranza non andare al presidente del consiglio designato, tanto che il vice presidente fu eletto con un voto in più.  La seconda seduta in calendario per mercoledì 17 luglio si preannuncia al cardiopalma per Palmieri & C. e questo stando alla denuncia del vice presidente vicario Claudio Giuliani durante e dopo la conferenza dei capogruppo che si è tenuta l’11 luglio a margine della seduta di consiglio.

"E' inammissibile - dice Giuliani - che dopo un accorpamento dei municipi voluto per tagliare i costi della politica, c'è chi pensi di creare commissioni ad hoc per garantire vecchi privilegi.  La maggioranza è partita con il piede sbagliato e forse pensa di utilizzare i suoi numeri (che poi abbiamo visto essere molto volatili) per condizionare e imporre i suoi progetti".

Gli domandiamo cosa c'è di così inaccettabile in questa proposta di istituire una commissione speciale che lavori sull'ottimizzazione dei servizi. "I motivi  - replica il Giuliani - sono più di uno e "al primo posto metterei il fatto che il lavoro che gli si vorrebbe affidare è già contemplato nelle competenze proprie della commissione permanente con delega al Personale".

"Il secondo motivo - aggiunge il vice presidente vicario - è dovuto al fatto che in questa commissione i commissari non sarebbero altri che i rispettivi capogruppo più l'ufficio di presidenza e questo solo per godere di una maggiore autonomia, ovviamente pagata da pantalone. Il terzo motivo riguarda ovviamente la durata della Commissione Speciale che per legge deve avere un tempo limitato".
 

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