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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Pigneto - Centocelle: è boom di 'frutterie allargate'

Un'inchiesta sul Tempo racconta la concorrenza sleale delle frutterie etniche che non sempre rispettano le norme. Tra Pigneto e Centocelle ce ne sarebbero circa 400

Oggi il quotidiano Il Tempo ha pubblicato un’ inchiesta a firma di Annarita Carbone che racconta il singolare moltiplicarsi di negozi di frutta e verdura in V municipio. Per ogni attività che chiude strozzata dalla crisi sembra esserci una frutteria che apre bottega; tanto che, secondo l’articolo, tra Pigneto e Centocelle se ne contano ormai 400. Un record. 

Niente di male, non fosse che molto spesso gli esercenti non rispettano le norme di legge più basilari, tanto che questi negozi sono stati ribatezzati ‘frutterie allargate’ proprio perché espongono la frutta sui marciapiedi nonostante sia vietato (e ovviamente non pagando un euro per l’occupazione di suolo pubblico). 

Molte di queste frutterie venderebbero inoltre bibite fresche malgrado siano sprovvisti della licenza per farlo (licenza che agli esercenti dei bar costa caro).

"Non si tratta di pagare o meno il suolo pubblico, la legge dice che i prodotti alimentari non possono essere esposti per strada" ci spiega il consigliere Luca Arioli. "Il fatto che molte frutterie lo facciano crea evidenti problemi di degrado urbano oltre ad essere preoccupante dal punto di vista igienico sanitario". 

"Dobbiamo cercare di far rispettare la legge come abbiamo fatto con gli abusivi in viale Primavera - conclude Arioli - anche perché molti commercianti onesti pagano le tasse e subiscono i controlli. Questa è concorrenza sleale che colpisce sopratutto loro".

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