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Cinema L'Aquila, l'assessore: "Percorso partecipato e bando entro 3 mesi"

Il titolare alla Cultura, Luca Bergamo, spiega a Romatoday il piano per la rinascita dell'ex cinema del Pigneto. E allontana ogni dubbio: "Nessuna concessione del bene al municipio"

Un processo partecipato per decidere con la cittadinanza quale sia il miglior utilizzo possibile della struttura. E un bando pubblico per l'assegnazione degli spazio da emanare entro l'anno. L'assessore alla Cultura Luca Bergamo illustra a Romatoday il piano che accompagnerà la rinascita del cinema l'Aquila, presidio culturale del Pigneto, nonché bene confiscato alla mafia, chiuso dal mese di giugno 2015. 

Mentre scriviamo, gli uffici tecnici del dipartimento lavorano a una delibera che entro due, tre settimane al massimo approderà in Aula. E' il primo step. "Con questo atto avviamo un processo partecipato con i cittadini che servirà a capire cosa si vorrebbe all'interno del cinema - spiega Bergamo - ovviamente sempre tenendo conto dei vincoli strutturali e normativi ed escludendo tutto ciò che riguarda il come fare il bando". La partecipazione si articolerà in un numero ancora da definire di incontri pubblici e nella possibilità di utilizzo di una piattaforma di discussione on line. "Sono dettagli che stiamo mettendo a punto in questi giorni". 

Già, ci vuole tempo, niente si fa dall'oggi al domani. Sommando i tempi per il percorso partecipato più i tempi, ipotetici, del bando di gara, è difficile pensare a una riapertura ufficiale prima di un anno. Nel frattempo? Il minisindaco Giovanni Boccuzzi annunciò a luglio un passaggio di gestione temporaneo, in attesa della gara, dal Comune al V municipio, garantendo una serie di iniziative non meglio precisate da concordare in collaborazione con un elenco di comitati riunitisi nel Gruppo di lavoro Nuovo Cinema Aquila, 17 realtà del quartiere, alcune vicine agli ambienti dei centri sociali. Una scelta che ha aperto interrogativi e polemiche. La legge consente il passaggio di mano anche se solo in via temporanea? E come si è arrivati a "selezionare" quelle 17 realtà che potranno proporre eventi?

Bergamo, sul punto, ci tiene a precisare. "Non è una questione di normativa, perché non c'è nessuna assegnazione del bene al municipio, il cinema non viene dato al municipio" ripete. E' il Comune che "dà la possibilità al municipio per singole iniziative compatibili con vincoli tecnici dello spazio, ma sempre previa autorizzazione del Campidoglio. Non c'è nessuna concessione del cinema Aquila se non con un bando pubblico come previsto dalla legge".

Per quanto riguarda i comitati coinvolti, l'assessore auspica la "più ampia apertura possibile e una comunicazione con il dovuto anticipo di ogni iniziativa eventuale". Ma un punto su tutti è da chiarire: "Prendere parte a quel che verrà organizzato prima del bando non vuol dire assolutamente assicurarsi una via preferenziale per l'assegnazione definitiva. Questo deve essere chiaro e l'ho chiarito in più sedi".

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