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Pigneto Pigneto / Via Campobasso

Maxi blitz della Finanza al Pigneto: "Stesso copione da film già visto"

Il comitato di quartiere Pigneto - Prenestino critico nei confronti dell'operazione anticontraffazione della Finanza: "Serve una riqualificazione ragionata e non militarizzata"

Il comitato di quartiere Pigneto Prenestino non ha apprezzato l’operazione anticontraffazione che nel pomeriggio del 26 febbraio ha  portato al sequestro di migliaia di articoli di quello che è stato soprannominato il 'bazar del falso'. Se il Sindaco Marino ha espresso soddisfazione per la buona riuscita dell’operazione, il cdq attacca l’operato delle Forze dell’Ordine e della Guardia di Finanza. 

Si è trattato, si legge in una nota diffusa dal comitato, di "un’operazione spropositata (...), un dispositivo pianificato che sta di nuovo illudendo e beffando gli abitanti del Pigneto che vogliono risposte ai problemi di vivibilità denunciati da tempo. La notizia sui media sta già ‘allietando’ l’opinione pubblica".

Secondo il comitato il degrado del quartiere è dovuto invece a "politiche securitarie, emergenziali, proibizioniste (sull'uso di sostanze) e liberiste (sulle licenze dei locali e sugli affitti delle case)" che hanno fatto del Pigneto "uno dei luoghi del divertimentificio, spaccio ad ogni angolo e connesso sfascio notturno, immondizia e urina sulle finestre, nonché violenza". 

"Oggi - conclude la nota - si ripete lo stesso copione da film già visto: dispiegamento esagerato di forze dell'ordine, in pieno giorno, colpendo le vie abitate dai venditori di borsette, per lo più senegalesi. Un ragazzo (o due) pescati con un po d'erba a casa e tanti verbali per qualche scatola di merce contraffatta scesa dagli appartamenti di via Campobasso 18, sottratta a chi la vende per le strade del centro per guadagnare trenta euro al giorno quando va veramente bene".

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