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Lunedì, 29 Aprile 2024
Pigneto Pigneto / Via del Pigneto

Pigneto, restyling per l'isola pedonale: "Ascoltiamo i cittadini"

I fondi disponibili ammontano a 400mila euro. Il progetto è in fase di strutturazione e a fine anno è prevista l'approvazione da parte del Dipartimento Urbanistica del Comune

Qualche panchina e luci adeguate, una nuova pavimentazione, un mercato che permanga sì ma senza essere invasivo. L'isola pedonale del Pigneto si prepara al restyling con un progetto, ancora sulla carta, che andrà in cantiere grazie ai 400mila euro di Condotte per il rifacimento dell'ex fabbrica Serono. Lo sta pensando il municipio e lo approverà il Dipartimento Urbanistica del Campidoglio previa convocazione di una Conferenza dei Servizi. Al momento siamo al primo step e la progettazione vorrebbe tenere conto di chi il quartiere lo vive ascoltando idee e proposte di comitati e cittadini. Il primo incontro si è svolto a luglio, nella forma di un'assemblea pubblica, alla presenza del presidente del municipio, Giammarco Palmieri, e dell' architetto Enrico Di Munno autore delle prime linee guida del progetto. L'ultimo è della scorsa settimana e ha visto la partecipazione dello stesso nucleo di abitanti che, prima dell'estate, si era reso disponibile a contribuire con lanci di idee. Cosa dice il piano che i residenti sono chiamati a giudicare?

Il file in pdf con lo scheletro della nuova isola pedonale si trova sul sito del Comune affiancato da un indirizzo mail a cui comunicare eventuali proposte di modifica. Pagina dopo pagina si mostra schematicamente, con disegni, foto e didascalie, come dovrebbe trasformarsi l'area partendo dall'individuazione dei nuclei problematici e tratteggiando possibili soluzioni. I nodi da risolvere riguardano: vivibilità, sicurezza, decoro, organizzazione degli spazi a disposizione dei cittadini e delle attività commerciali. E allora si va dallo spostamento dei banchi del mercato solo sul lato sud, alla delimitazione delle aree per i dehors, dalla progettazione di panchine e di giochi per bambini alla riorganizzazione della raccolta rifiuti regolarmente ammassati ai lati dell'isola. Poi abbiamo l'intervento sugli spazi per garantire l'accesso ai mezzi d'emergenza e l'abbattimento delle barriere architettoniche. Insomma, le questioni sono tante, le soluzioni un pò meno, e al Pigneto tutti, o quasi, avrebbero qualcosa da dire.

C'è chi apprezza il progetto ma ha paura che finisca nel dimenticatoio. "Speriamo non sia tutto fumo, qui abbiamo bisogno che qualcuno ci metta le mani". Così Rosaria, 63 anni, residente da 20 in via Macerata, lamenta le condizioni del 'suo' Pigneto e ci elenca i problemi irrisolti. "Non è possibile uscire la mattina presto di sabato o di domenica e trovare la via completamente inondata di sacchetti dell'immondizia, bottiglie di vetro per terra, gente che ancora bivacca sugli scalini dei negozi e delle case. Ma si sono dimenticati che qualcuno qui ci abita?". E poi ancora "non c'è una panchina dove sedersi e la sera si cammina a stento con queste luci che se non ci fossero sarebbe uguale". Su luci e panchine si trova d'accordo anche Daniele, che al Pigneto non ci abita ma che sembra conoscerne bene pregi e difetti. "E' inutile lamentarsi che il quartiere sia pronto solo ad accogliere la movida notturna, di giorno non c'è niente qui. Ah si c'è il mercato ma anche qui si dovrebbe intervenire in qualche modo, i banchi sono in mezzo alla strada e lasciano di tutto quando vanno via. Per non parlare poi di quelli fissi".

I banchi fissi sul lato sud di via del Pigneto, al mattino luoghi storici del quartiere ma dal primo pomeriggio ricettacolo di degrado, creano effettivamente qualche problema e sono da tempo oggetto di polemiche. Se infatti sono tollerati finchè di giorno vendono bistecche e salsicce diventano insopportabili quando calano i bandoni e servono solo a nascondere il bivacco, l'ubriaco o il drogato di turno. Insomma, sembrano tutti d'accordo i residenti intervistati: i banchi da lì vanno tolti, desiderio che sembra essere stato percepito e comunicato al parlamentino di via di Torre Annunziata.

"Quella dei banchi fissi è una questione spinosa ma stiamo lavorando per trovare una soluzione". A parlare è il presidente del municipio Giammarco Palmieri che dà conto a Romatoday dello stato dell'arte del progetto di restyling. "Penso che la strada verso la trasformazione dei banchi in strutture mobili sia assolutamente percorribile". Sì, ma i tempi? Le stime ufficiali parlano di fine anno per l'approvazione in Campidoglio e dell'inizio del nuovo per dare il via ai lavori. Il tutto compatibilmente con l'intento di ascoltare i cittadini e di riuscire "a mettere insieme le diverse anime che convivono sull'area". Ferme restando delle invarianti al progetto dalle quali, come sottolineato da Palmieri, non si può prescindere: "sicurezza, accessibilità, e la permanenza del mercato ma su un solo lato". Questi punti fermi, sulle 'varianti' invece si attendono le proposte dal basso.


 

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