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Pigneto Pigneto / Via del Pigneto

Fiumicino-Pigneto in taxi? Sono 130 euro. Il racconto del raggiro

Una coppia di romani ha raccontato sulle colonne del Corriere della Sera la truffa subita da un tassista che, per percorrere la tratta Fiumicino Areoporto-Casilina (altezza Pigneto), ha spillato ai due una cifra da capogiro

Più simile a un girone infernale che a un viaggio in taxi quello a cui sono "sopravvissuti" due coniugi romani. Partenza: Fiumicino Areoporto. Destinazione: Pigneto. Totale chilometri: 30 circa. Conto finale: 130 euro. Sembra impossibile ma la truffa c'è stata e le vittime l'hanno raccontata sulle pagine del Corriere della Sera fornendo particolari non proprio rassicuranti per i clienti delle auto bianche. "Stavamo aspettando un taxi fuori, accanto alla corsia riservata, quando un'auto bianca con la scritta "6645" sulla fiancata si avvicina e l'autista ci dice che era a fine servizio e stava rientrando a Roma con suo cugino. Eravamo stanchi, la vettura sembrava regolare e ci siamo fidati. Poveri noi". Così inizia l'avventura dei due sfortunati che termina, tra rabbia e paura, su via Casilina dove il tassametro, palesamente manomesso, segna ben 90 euro. Come si arriva a 130? Qui arriva il bello perché, come se non bastasse la cifra già da capogiro, i truffatori hanno "rincarato" la dose.

Si legge nel racconto: "Terrorizzati, con l'unico desiderio di scappare e chiuderci al sicuro dentro casa, gli ho dato una banconote da 50, una da venti e due da dieci. Lui se li è messi in tasca e un attimo dopo li ha ritirati fuori. La banconota da 50 non c'era più. 'Ti sei sbagliato, mi hai dato 10 e non 50', fa il tassista impostore, 'Neanche per sogno, sono sicurissimo!'. Il compare, con aria minacciosa, senza fiatare, le si è avvicinato (alla moglie che intanto era scesa, ndr). Io lo seguivo con la coda dell'occhio. Mi sono detto: finisce male, chiudiamola qui. Allora ho tirato fuori altri 50 e lui, beffardamente, mi ha dato il resto di dieci". E il conto torna: 90 più 40 fa 130 euro. I due truffatori sono stati denunciati dai malcapitati che, fortunatamente, hanno avuto l'accortezza di prendere la targa.

La segnalazione della coppia romana ha mosso subito l'Adoc che ha inviato una lettera all'assessorato competente per chiedere il ritiro della licenza all'autista del taxi e un congruo risarcimento ai clienti coinvolti. " Esprimiamo una forte preoccupazione dopo questo ennesimo episodio – dichiara Carlo Pileri, Presidente dell'Adoc – circa l'opportunità di applicare una tariffa progressiva che lascerebbe mano libera ai tassisti di determinare percorrenza e velocità, lasciando che episodi come questi diventino la regola di una città trasformata in una giungla ingovernabile. Per questo abbiamo chiesto all'assessore Aurigemma – prosegue Pileri – di farsi interprete presso il sindaco Alemanno affinché si riveda la delibera sulle nuove tariffe dei taxi, e si costituisca una vera commissione disciplinare, con la presenza non simbolica delle associazioni dei consumatori, per evitare che episodi così gravi restino impuniti."
 

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