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Quattro furti e uno scippo in otto mesi: è allerta alla chiesa di via dei Gordiani

Da gennaio all'inizio di agosto sono state presentate quattro denunce. Figliomeni presenta la seconda interrogazione alla sindaca Raggi

Quattro furti dall'inizio dell'anno per un danno totale da decine di migliaia di euro. E' diventato un vero e proprio caso quello della chiesa di Santa Maria Madre della Misericordia di via dei Gordiani, nel quartiere Prenestino-Labicano. Candelabri e lumini, panchine di legno e compressori per gonfiabili, un proiettore, un impianto audio, microfoni in uso al teatro della parrocchia. E ancora. Fili di rame, una macchina per lo zucchero filato e pannelli fotovoltaici che erano stati installati sul tetto dell'area coperta che circonda l'oratorio. E' lungo l'elenco dei beni sottratti alla parrocchia negli ultimi mesi. Senza contare le porte divelte e gli oggetti danneggiati.

Quattro episodi, contenuti in altrettante denunce avanzate in parte ai carabinieri della stazione di Centocelle e in parte ai poliziotti del commissariato di Torpignattara. Il primo furto è avvenuto a gennaio, il 20. Poi il 1 febbraio e poi la ripartenza con la fine della quarantena: 9 maggio e, l'ultimo in ordine di tempo, il 2 agosto.

Non solo. In base ai racconti dei parrocchiani il 9 luglio scorso, in pieno giorno, una donna di 80 anni è stata scippata mentre attraversava il cortile per entrare in chiesa. Due uomini l'hanno bloccata e le hanno tappato la bocca per sottrarle l'orologio, il braccialetto e la collana. Tra i fedeli della chiesa e i cittadini c'è molta preoccupazione. Qualcuno punta il dito verso il campo rom di via dei Gordiani che sorge proprio a fianco della chiesa (in base alle testimonianze di alcuni parrocchiani le persone che hanno aggredito l'anziana si sarebbero dileguate nel campo adiacente) anche se, per il momento, non è stato individuato alcun responsabile e il parroco, come si legge dalle denunce avanzate, non avanza sospetti su nessuno in particolare.

Furti alla chiesa di via dei Gordiani

A raccogliere la denuncia del parroco e dei fedeli, sempre più preoccupati e allarmati per la situazione, è il vicepresidente dell'Aula Giulio Cesare, Francesco Figliomeni, che in ben due interrogazioni (una presentata il 13 maggio e la seconda il 4 agosto) ha raccolto e messo in fila le testimonianze già oggetto di denunce ai carabinieri e alla polizia. "La questione sarà trattata a breve in sede di Osservatorio territoriale per la sicurezza presso il competente municipio V", si legge nella risposta alla prima interrogazione, inviata dalla sindaca Raggi il 22 luglio scorso. Dieci giorni dopo un nuovo attacco.

"La comunità parrocchiale è molto preoccupata. Le condizioni di scarsa sicurezza di un quartiere popoloso come il municipio V e i gravi furti a questa chiesa di frontiera non possono passare sotto silenzio, perché oltre la mancanza di rispetto per un luogo sacro, i cittadini si rendono conto di essere stati abbandonati dalle istituzioni", afferma in una nota Figliomeni. "Chiediamo che l’amministrazione capitolina adotti di concerto con Prefetto, Questore e Forze dell’Ordine i necessari piani di azione, istituendo inoltre un tavolo di lavori con le varie entità della Chiesa Cattolica. Inoltre sarebbe fondamentale la convocazione dell’Osservatorio Territoriale per la Sicurezza, per adottare tutte le soluzioni volte alla risoluzione dei furti, per non lasciare sola ulteriormente la cittadinanza". 

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