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Largo Preneste, prima preghiera pubblica per la comunità musulmana tra mascherine e misura delle distanze

Con un Ramadan iniziato durante la quarantena, il 18 maggio è stato il primo giorno di 'riapertura'

Teli colorati e piatti di cibo. Rigorosamente a un metro di distanza, tutto preconfezionato e mono porzione. Per il 2020 la preghiera pubblica che ogni anno viene organizzata dalla comunità islamica bengalese si è tenuta sotto il segno del distanziamento fisico e delle misure di contenimento dovute all'epidemia di Coronavirus.

Se il Ramadan è iniziato il 24 aprile scorso senza la possibilità di preghiera collettiva, ieri, nello stesso giorno in cui anche le chiese hanno riaperto, l'appuntamento è scattato per le 20 a largo Preneste.

Largo Preneste, la preghiera musulmana ai tempi del Coronavirus

Sicuramente meno affollata degli anni scorsi, senza uno spazio dedicato alla condivisione del cibo, tutti muniti di mascherine, alla preghiera hanno risposto più di un centinaio di persone. Un iftar pubblico, il momento della giornata di Ramadan in cui si rompe il digiuno. L'appuntamento è stato organizzato dall'associazione Greater Dhaka e coordinato dall'associazione Dhuumcatu-Onlus.

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