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Torpignattara, cantiere di via Giovannoli: "Una vergogna infinita"

Un altro esposto presentato alla Asl dal comitato di quartiere Torpignattara e dai residenti per mettere fine al degrado del cantiere di via Giovannoli

E' l'ennesimo esposto quello presentato dal Cdq Torpignattara. Se ne era già parlato mesi fa, in occasione del tragico omicidio di via Alò Giovannoli che vide coinvolti Zouh e Joy, padre e figlia, trucidati a colpi di pistola. Proprio lì, a pochi metri dal luogo del delitto, un regno di degrado che, se certo non ha colpe della morte delle vittime, altrettanto certamente non facilita le condizioni di civiltà e decoro del quartiere. E i residenti lo hanno detto e ridetto: inutile riempire le strade di blindati e pattuglie e inneggiare al pericolo se non si pensa prima di tutto a bonificare il territorio e renderlo, quanto meno, vivibile.

Cantiere in via Alò Giovannoli



Cosa che certo non si può dire di quel cantiere dall'aspetto "inqualificabile", un covo "di facile accesso in quanto non recintato nè segnalato da cartellonistica" adeguata in cui si trova di tutto: "Siringhe sporche di sangue, ferraglia, materiale di risulta, tubi scoperti, rifiuti di ogni genere in barba alle più elementari norme di civiltà e sicurezza". La denuncia ritorna dopo mesi, dopo aver presentato esposti alla Asl, dopo aver protestato e dopo non aver ottenuto alcun risultato apprezzabile. "La situazione - fanno sapere dal Cdq Torpignattara - è rimasta la stessa, anzi, se possibile, è ulteriormente peggiorata".

"I rischi per la sicurezza e l’incolumità dei cittadini - continuano - sono più che evidenti, come testimoniano le foto scattate dai residenti esasperati dall’inerzia di chi dovrebbe far valere le ragioni dello stato di diritto e tutelare l’interesse pubblico".

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